DIARIO
Via Ogaden e il mito di Mgr
In quei giorni ci si riuniva sotto casa di Franco in via Ogaden, appoggiati alle auto in sosta trascorrevamo interi pomeriggi a chiacchierare e a cazzeggiare .
Eravamo in tanti, c'era Marcello Rodio, detto Rodiolimoni a causa del suo discusso fidanzamento con una ragazzina molto più giovane Simona detta Sisona ,vi lascio indovinare il motivo, non mancava naturalmente Franco Giuffrida che era in fondo il padrone di casa, Mauro Rosso, l'unico centauro del gruppo, veniva di tanto in tanto, scendeva da Monte Sacro Mario Zonfrilli ,di cui ho già scritto in occasione dei miei cimenti erotici al "Sexy down", capitava talvolta quando non era impegnato con una certa Silvia ,misteriosa giovinetta fiorentina sconosciuta a tutti noi ,Fabrizio Sarti Magi, paffuto amico che qualche anno più tardi sconvolgerà la mia vita presentandomi colei che sarebbe diventata mia moglie, ne parleremo quando sarà il momento, tra tanti giovinastri in calore razzolavano poi pericolosamente in quella strada alcune adolescenti in odore di crescita che allevavamo con cura e abnegazione in attesa di ulteriori carnali sviluppi.
Si unì a noi nell'imminenza delle feste di Natale del 1974 Franco "Vapo", nomignolo assegnatogli perché si guadagnava il pane cuocendolo al vapoforno del viale adiacente, un ragazzo calabrese venuto a Roma per lavoro, viveva solo e questo significava per tutti noi finalmente avere a disposizione un comodo appartamento dove incontrarci , dare feste travolgenti e organizzare sfrenati baccanali senza genitori tra le palle.
Carolina era la sua ragazza, Daniela una sua amica che portò con sé
la notte del 31 dicembre a casa di Franco Giuffrida per la rituale festa di capodanno, deliziosa , jeans aderenti, occhi chiari e lunghi capelli neri. Le chiesi di ballare, accettò di buon grado d'un tratto sollevò il capo , mi sorrise poi accostò le sue labbra socchiuse alle mie e mi baciò. Tanto per cambiare m'innamorai.
Anche quella relazione tuttavia non durò a lungo, furono sufficienti tre giorni nei quali non mi mollò un attimo, sembrava fosse pazza di me,poi inaspettatamente, senza darmi lo straccio di una spiegazione , mi mollò, si eclissò così com'era comparsa ,all'improvviso ,senza avvertire ,fece male, cazzo se fece male ,un pugno allo stomaco da restare senza fiato, mi consolai pensando che in fondo quella storia era durata più delle altre, tre giorni, avevo battuto ogni record di durata.
Nel frattempo l'amico Franco aveva conosciuto Ml, Maria Letizia, in quel periodo trasformavamo, chissà perché, tutti i nomi di battesimo delle sorcette del quartiere in codici fiscali, era la "dirimpettaia del quarto piano", abitava infatti in Ogaden street in un lussuoso appartamento del palazzo di fronte, la piccola non era male e il mio ex compagno di banco se ne invaghì, se ne incapricciò, se ne infatuò e chi ne ha più lo metta dove gli riesce. Ops! Ancora una battuta da sudicia bettola di periferia!
"E …al popolo?" Direte voi.
La vicenda assume rilevante importanza se si considera con la dovuta attenzione che ML era la sorellina minore di Mgr , Maria Grazia, gran pezzo di gnocca , diciott'anni, alta, bionda , un culo da brivido, zinne sode e gambe da collasso cardiocircolatorio con probabili gravi complicazioni, vi pare poco? Non per niente faceva l'indossatrice.
Pittrice di discreta fama colpiva l'immaginario erotico collettivo di noi neofiti della topa in maniera quanto mai aggressiva, ne parlavamo tutti con la bava alla bocca ,era per tutti noi il sogno nel cassetto.
Una sera, si oziava sul solito marciapiede, Franco mi confidò che la procace "cognatina" non avrebbe disdegnato di cornificare il suo partner con il sottoscritto, col culo che mi trovavo avevo appena iniziato la mia storia con Daniela, risposi quindi risentito che non l'avrei mai tradita.
Ancora un rigurgito di idiozia. Tanto fedele quanto stronzo visto gli avvenimenti che seguirono, come ho già raccontato infatti l'avventura con Daniela durò meno di una settimana, tornai così sui miei passi tentando di fiutare se tirava ancora aria di corna, e corna furono!
Erano trascorsi pochi giorni dal primo dell'anno, la scuola non era ancora ricominciata ,i viali erano ancora agghindati per il Natale,
io e il mio compagno di libidine, invitati dalle assatanate sorelline, c'introducemmo di nascosto nella loro abitazione approfittando dell'assenza dei genitori, e lì…Franco ebbe la sua "Letizia" io…tanta "Grazia" di Dio.
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