CAPITOLO 11

 

L’alba del nuovo decennio

 

 

 

elle edicole si verifica un cambio generazionale tra gli eroi a fumetti della famiglia Bonelli, se l’intramontabile Tex continua a mantenere inalterata la sua nicchia di mercato -  anche se l’età media dei suoi lettori si avvicina ormai ai trenta - altri celebri ma attempati personaggi come Il Comandante Mark e l’ex piccolo Ranger chiudono le pubblicazioni o si riciclano in disadorne ristampe per collezionisti rimpiazzati da protagonisti più al passo coi tempi come Martin Mistere, Dylan Dog e Nick Raider.

Lungo le arterie stradali del nostro Paese cominciano intanto a sparire le Fiat 500, le 128 e le 127 sostituite dai primi modelli della spartana Panda , dall’ elegante  Lancia Delta e da una prima invasione di auto straniere.

Dilagano i consumi e l’orgoglio del made in Italy insieme ad un incomprensibile ottimismo enfatizzato dalle spregiudicate regole  della comunicazione di massa.

Tra i politici si afferma l’abbigliamento informale – si ripongono giacche e cravatte negli armadi e si sfoggiano toilette disinvolte all’insegna del casual a stelle e strisce – i più entusiasti profetizzano  un nuovo boom ma verranno prontamente smentiti dai fatti. Tra i principali innovatori del pret a porter parlamentare  il leader socialista Bettino Craxi,  cosparso di cerone e guarnito dall’ immancabile garofano e , più tardi , il giovane sindaco di Palermo Leoluca Orlando e l’accigliato senatur leghista Umberto Bossi,  bieca espressione della nuova covata elettorale.

La vera rivoluzione tuttavia è quella dell’informatica, in tutte le aziende entra di prepotenza il computer e persino chi, come mio padre, si ostina a digitare su una vecchia e rumorosa Olivetti lettera 32 , si vede costretto a fare i conti con il linguaggio dos e lotus.

L’irreversibile crisi della grande industria riversa inevitabilmente l’esubero di personale nel settore del terziario, nelle sacche del lavoro nero - già inflazionate dalla gran massa dei lavoratori extracomunitari in fuga dai loro Paesi ,ricettacolo  di guerra, miseria e disperazione – e nelle profonde voragini della disoccupazione.  L’immigrazione dai paesi del terzo mondo investe la Penisola in modo massiccio , oltre un milione di immigrati alla fine del decennio sbarcano sille nostre coste.  La Legge 943 del 1986 – una sanatoria che vorrebbe mettere ordine nel caos della clandestinità – raggiunge risultati poco lusinghieri ,  né avrà miglior sorte il tentativo di replicarla da parte del socialista  Martelli tre anni dopo . 

In nome   dell’individualismo e dell’edonismo più sfrontato  i nuovi totem  di questa nuova millantata era di benessere sono i costosi rolex  e i ricercati  swatch sfoggiati con un pizzico d’alterigia da giovani yuppies e maturi top manager, consacrati fra l’altro  ad una maniacale cura del proprio corpo , culto che vedrà in questa stagione l’incessante fiorire di palestre di body building , circoli sportivi e centri di estetica.

L’arcangelo Gabriel continua a farla da padrone sul piatto del mio Technics  e sembra destinato a non avere rivali nel mediocre scenario musicale del periodo. Tuttavia nelle discoteche , dopo anni di black out,  esce finalmente un ellepì degno nelle migliori tradizioni britanniche, a presentarcelo i Dire Straits dell’eccellente chitarrista Mark Knopfler, dagli altoparlanti esplodono le accattivanti note di Making movies , Tunnel of love e Romeo and Juliet, è lo splendido canto del cigno del rock britannico, dopo ci sarà il nulla più assoluto, a parte ,beninteso, i ritmi e le armonie dell’ex vocalist dei Genesis.

I palati musicali meno esigenti si affidano al Super Telegattone Oscar che in coppia con Maurizio Seymandi elenca le hit del momento in Super Classifica Show  su Canale 5.

Il decennio si apre con la scomparsa di un socialista vero, tutt’altra pasta d’uomo rispetto a chi detiene la segreteria del partito in quel periodo. Pietro Nenni , presidente del comitato centrale del PSI , si spegne proprio il 1° gennaio alla bella età di 89 anni, lascerà un vuoto che nessun successore saprà più colmare.  Al suo posto un galantuomo, Riccardo Lombardi , tuttavia quest’ultimo,   incalzato dalla prepotente personalità di Craxi , dopo un paio di mesi - il 13 marzo -  non potrà che mettersi da parte per lasciare campo libero alla bramosia di leadership dell’invadente  segretario.  

Il 12 febbraio viene ucciso dalle B.R. il vicepresidente del consiglio superiore della Magistratura Vittorio Bachelet.

Il 14 febbraio una piccola rivoluzione scuote il sinedrio di Piazza del Gesù, Zaccagnini lascia la segreteria del partito sostituito da Flaminio Piccoli, ad Arnaldo Forlani tocca la presidenza a Carlo Donat Cattin la vicepresidenza.

Risale al 20 febbraio l’arresto di Rocco Micaletto e Patrizio Peci , quest’ultimo fornirà al generale Dalla Chiesa  la chiave per aprire i cassetti dell’archivio segreto delle Brigate Rosse contribuendo alla resa finale dell’organizzazione eversiva di estrema sinistra.

Il rimescolamento delle carte in casa diccì mette in crisi il governo in carica , la gente nemmeno se ne accorge e il presidente dimissionario, subito reintegrato dal capo dello Stato , rimpiazza i liberali e i socialdemocratici con articoli socialisti generosamente offerti a saldo dal segretario Psi  e forma il Cossiga Bis. 

All’interno del nuovo esecutivo i gregari di Craxi sono ben nove ! La più forte rappresentanza  socialista mai registrata nella storia Repubblicana. La strategia del  leader è evidente : dovranno fungere da apripista per l’elevazione in cielo  del loro furbo capofila.

In aprile fallisce il tentativo americano di liberare gli ostaggi prigionieri nell’ambasciata di Teheran, in Iugoslavia intanto muore il 4 maggio il sanguinario presidente Tito.

Le BR , tenute sotto scacco dal fenomeno del pentitismo , perdono smalto e lucidità . Uccidono a Napoli il 19 maggio Pino Amato, assessore democristiano alla Regione, ma gli esecutori vengono catturati quasi subito dalla polizia, stessa sorte per il commando che il 28 di quello stesso mese fa la pelle al giornalista del Corriere della sera Walter Tobagi.

Danno una mano all’ascesa della stella craxiana anche le elezioni regionali del 9 giugno. A fronte di una flessione Dc e Pci rispetto alle politiche, il Psi raggiunge il 12,7 %. Il Partito Socialista , coadiuvato dalle notevoli doti di trasformista del suo segretario tiene infatti il piede in due staffe , appoggiando il governo al centro e collaborando con i comunisti in periferia.

Il 21 giugno si apre a Venezia  il vertice delle sette nazioni più industrializzate dell’occidente – Stati Uniti, Gran Bretagna, Repubblica Federale di Germania, Francia, Italia, Giappone e Canada – insieme ai sei giganti viene inaspettatamente invitato  anche un nano, probabilmente perché mette a disposizione vitto e alloggio.

Una settimana dopo si verifica il disastro aereo di Ustica, un’altra strage che resterà impunita anche a causa dei depistaggi dei vertici dei servizi segreti, il  DC9 dell’Itavia in volo tra Bologna e Palermo precipita in mare forse colpito da un mig libico il 27 giugno, moriranno 81 persone.

In casa B.R. Golaprofonda fa una vittima illustre , il vicesegretario scudocrociato Carlo Donat Cattin si dimette infatti dal suo incarico dopo essere stato  accusato da un  brigatista pentito, Roberto Sandalo, di aver fatto fuggire all’estero  il  figlio Marco, anch’egli terrorista.  Sembrerebbe coinvolto anche il presidente del consiglio Francesco Cossiga , il suo governo vacilla ma il 27 luglio il lunatico sardo verrà assolto da quell’accusa in  Parlamento.

L’avvenimento principale dell’anno è tuttavia l’ondata di scioperi che si verifica a fine luglio in un paese dell’est, la Polonia. In occidente diventa familiare il nome del sindacato Solidarnosc e del suo leader carismatico Lech Walesa , un oscuro elettricista dei cantieri di Danzica.

In quei giorni stravaccato in poltrona , ospite di Mimmo e Marilena in quel di Palmi , ascolterò con entusiasmo il quotidiano resoconto dei tiggì  sulla protesta  di quel manipolo di operai  che finiranno  per cambiare la cartina geografica ad est del mappamondo.

L’URSS è ancora al palo e spedisce al confino in quelle stesse ore lo scienziato dissidente Sacharov, siamo comunque di fronte ai primi evidenti squilli di tromba che annunciano  la riscossa nei paesi dell’Est europeo e il loro graduale affrancarsi dalla tirannia di Mosca.  La rivoluzione   sfocerà a fine decennio nel progressivo tracollo dei regimi comunisti di quelle nazioni , nell’abbattimento del muro di Berlino e nella stessa disgregazione dell’Unione Sovietica .

Gli italiani stanno preparando le valigie per le ferie quando   accendono la tivù e ascoltano attoniti quanto è accaduto a Bologna, è l’ora di pranzo ed anch’io, al ritorno dalla mia abituale passeggiata mattutina, accendo il nordmende per seguire il notiziario delle 13,00: è il 2 agosto, ore 10,25,  nel capoluogo felsineo una terribile esplosione ha devastato la sala d’aspetto di seconda classe della stazione ferroviaria , i morti sono 76,  altre  200 persone restano ferite.

La matrice fascista dell’attentato risulta subito evidente, insieme alla destra eversiva sembrano tuttavia coinvolte anche  schegge impazzite dei servizi segreti, tra i possibili mandanti si indica la loggia massonica P2 , purtroppo anche per questa strage ,  come per le  precedenti ,  non sarà mai fatta completa chiarezza.

A Mosca intanto si svolgono i giochi olimpici , è una manifestazione sottotono a causa  del boicottaggio degli Stati Uniti  e di altri 28 paesi provocato dall’invasione sovietica dell’Afghanistan avvenuta il 27 dicembre 1979. L’Italia come al solito opta per una soluzione ibrida – non sarà l’unica a dire il vero -  quella di presentare i nostri atleti sotto il vessillo del CONI .

Quelle raccontante da Adriano De Zan tornato sull’ambito sgabello della Domenica sportiva sono le olimpiadi della piccola Nadia Comaneci, stella in miniatura della ginnastica rumena, degli atleti inglesi Ovett e Coen , ma soprattutto dell’oro nella 20 km. di marcia di Maurizio Damilano e dei trionfi di Mennea nei 200 e di  Sara Simeoni nel salto in alto .

Il 27 settembre a Montecitorio , durante uno scrutinio a voto segreto su un decreto di ordine economico,  i franchi tiratori – alias Craxi e la sua banda - impallinano Cossiga che è così costretto a  dimettersi , Pertini incarica Arnaldo Forlani , il dirigente democristiano vara l’esecutivo il successivo 18 ottobre.

Il 30 settembre inizia le trasmissioni Canale 5, nasce ufficialmente la televisione commerciale fatta d’intrattenimento, quiz  e film di prima visione fatti a pezzi da messaggi pubblicitari e spot a raffica.  Il rovescio della medaglia è che finalmente si può scegliere da chi farsi rincoglionire.

Umberto Agnelli intanto, allora amministratore delegato della Fiat, batte cassa, “Così non si può più andare avanti!”  afferma “ è necessaria la cassa integrazione per almeno 80.000 dipendenti!”. Il 31 agosto gli subentra nella carica Cesare Romiti ma la musica non cambia e il 29 settembre viene annunciata la cassa integrazione a zero ore per altri 23.000 operai.

Berlinguer appoggia i lavoratori  ma nei forzieri già saccheggiati dello Stato non c’è una lira , i sindacati ormai non contano più un cazzo e il cetriolo, gira gira,  finisce la sua abituale traiettoria nel solito orifizio: quello dei lavoratori .  E’ il primo campanello d’allarme, la precarietà diventerà flessibilità e i lavoratori  risorse umane da spremere  finché c’è succo e poi buttare via.

Accadde allora quel che probabilmente finirà per capitare in questi giorni di fine 2002 agli esuberi – come viene graziosamente definito oggi il personale in odore di licenziamento - di Termini Imerese.

Il 24 ottobre la terra trema nelle procure italiane scosse dallo scandalo dei petroli , la periodica frode fiscale in cui sembrano coinvolti questa volta, oltre ai soliti industriali, anche i vertici della Guardia di Finanza. Si fingeva evidentemente di scoprire l’acqua calda, ma il vero terremoto -  questo sì devastante -  si verifica il 23 novembre - una domenica pomeriggio - in Italia meridionale colpendo duro l’Irpina, la Basilicata e il Cilento, una sciagura che costerà più di quattromila vittime e migliaia di miliardi di danni.

Mi trovavo insieme alla mia morosa in compagnia di fratelli e consanguinei a casa di mio cugino Flavio - per qualche festa di compleanno presumo -  l’aria era immobile , la temperatura asfissiante per essere in pieno novembre, intuii che qualcosa d’insolito stava per accadere. Mi  resi conto quanto la realtà fosse peggio dell’intuizione quando, uscendo dallo stabile di via Assab per andare a riprendere la mia auto , intercettai i commenti dei passanti che commentavano l’immane catastrofe.

Tardivi saranno i soccorsi, inutili i tentativi di ricostruzione messi in atto del commissario straordinario  per la ricostruzione incaricato dal presidente della Repubblica, On. Giuseppe Zamberletti.

Proprio oggi -  sono le 16,30 di sabato 23 novembre -  ricorre il ventiduesimo anniversario di quello spaventoso sisma , molti senzatetto che quel disgraziato pomeriggio persero tutto sono ancora in attesa di un nuovo alloggio.

Oltre oceano nel frattempo  il candidato repubblicano Ronald Reagan vince le elezioni presidenziali negli Stati Uniti: una nuova sciagura per l’umanità.

L’anno si chiude con un ‘ ultima fiammata delle brigate rosse che il 12 dicembre rapiscono il magistrato di cassazione Giovanni D’Urso , liberato il successivo 15 gennaio,  e il 31 uccidono il generale dei carabinieri Enrico Galvaligi. Il 28 una rivolta  verificatasi per opera di alcuni detenuti brigatisti scoppia nel carcere di Trani .

Collassa purtroppo una stella del firmamento musicale , John Lennon, il capo carismatico del leggendario quartetto di Liverpool viene assassinato da uno squilibrato il 16 dicembre nei pressi della sua abitazione di New York.

In Italia esce quell’anno il disco che consacra il genio di Lucio Dalla, s’intitola semplicemente Dalla ,bissa il successo dei due album precedenti – Com’è profondo il mare , 1977 e Lucio Dalla , 1978 - e contiene splendidi brani come Il Parco della Luna, La sera dei Miracoli e Futura , il cantautore bolognese terrà in quei giorni  un concerto nella capitale ed io non mancherò certo al suo spettacolo,   anche perché , per dirla alla romana, correva voce tra noi maschietti che un mucchio di  ragazze andava lì solo pe’ dalla.

Un altro terremoto scuote il mondo sportivo , scoppia lo scandalo del calcio scommesse, rimangono invischiate in questa torbida storia di puntate clandestine e partite truccate società titolate come Milan , Lazio e Bologna ed altre piccole  provinciali come Perugia e Avellino, verranno tutte retrocesse in classifica e celebri campioni quali Enrico Albertosi, Paolo Rossi e Bruno Giordano finiranno nel fango squalificati o addirittura radiati.

Negli uffici la rivoluzione si chiama fax , vengono commercializzati infatti quell’anno i primi apparecchi per la ricezione di documenti e stampati in genere tramite word processing , insieme a questi una valanga di cartaccia più o meno inutile quali messaggini amorosi e auguri di Natale finirà per invadere aziende e uffici pubblici e privati, a guadagnarci sarà soprattutto la Sip.

Altrove succedeva insomma un gran casino la mia vita viceversa scorreva  piuttosto tranquilla.