CAPITOLO SESSANTANOVE

 

 

L'altra metà del cielo

04/08/2009 17.58.23

 

 

"lcune delle più belle storie d’amore hanno avuto un protagonista solo ." Non ricordo dove ho letto questa bellissima frase che considero la sintesi più felice di tante inutili parole sprecate su un argomento tanto inflazionato . D’altra parte per scrivere su certe questioni bisogna aspettare che le passioni decantino e l’urlo si smorzi in gola , e questo prima che la prosa si faccia rugginosa . Sì , credo proprio sia arrivato quel momento .

Sono sempre stato innamorato , ancora prima di sapere di chi il mio cassetto era già pieno di lettere appassionate in attesa di destinataria . A quel tempo non avevo nemmeno scoperto le piacevoli digressioni sul tema del birillo , che , una volta assolta la sua funzione idraulica , riponevo distrattamente nella patta  , nonostante certe curiose impennate mattutine cominciassero a darmi da pensare .

Non avevo insomma ancora debuttato nel cinque contro uno , eppure m’era già scoppiata improvvisa una gran voglia di scoprire l’altra metà del cielo . Quel mondo fatto di malizia e tette esagerate m’incuriosiva a prescindere , come avrebbe scritto il mitico Totò , e cominciò a darmi grattacapi  fin da bambino . Con l’adolescenza il turbamento , e l’aria  si mise subito a tempesta , trascinandosi dietro una lunga serie di pensieri , frutto , già allora , di letture disordinate e frettolose .

Col tempo , crescendo , tutto si fece più chiaro , pian pianino capii che c’erano tante categorie di donne , più o meno una per ogni stagione della vita .

La prima che s’incontra , di solito , è una sorta di Madonna Immacolata , un angelo piovuto dal cielo , una contraddizione in termini  , una “cosa” celeste , fatta però di carne e curve mozzafiato . E’ a quel punto che si sente , in genere , il primo chiodo affondarti nel petto , è il primo di una lunga serie di abbagli per luce troppo intensa , di quelli che accecano col tacito  consenso di chi li subisce . Per fortuna tutto si riduce a qualche bacio furtivo che nasce e muore in una sola notte , è insomma un inverno cattivo , ma passa in fretta .

Da angelo a puttana il passo è breve , passano gli anni , e intorno ai diciassette approda , più o meno per tutti ,  la nave scuola . L’intriga la tua giovane età , quel tuo amore ancora acerbo che sembra schizzarti fuori dal petto insieme al pus dei pedicelli . Ma non è scema , ti  tiene a mezza cottura con i suoi adescamenti per metterti in panchina di riserva , casomai tornassi utile più avanti . Gradisce la tua corte impetuosa ma respinge ogni pretesa di monopolio , concedendo le sue grazie anche ad amanti più navigati ed esperti . Sei solo un ragazzino , anzi , uno studente , dovrai accontentarti , almeno per ora , d’imparare . Il tempo della rivincita arriverà più tardi , dovrai solo aspettare con pazienza , l’argento nei capelli  si occuperà del resto .

Vista la prima topa hai preso la patente , credi di conoscere il mare e puoi navigare a vista , da quel momento in poi il cuore diventa un magazzino in cui cominci a stivare di tutto . Fantasie , progetti , sogni , confessioni , rimpianti , graffi  , piagnucolii , insulti , scintille , scoperte , schermaglie , frammenti , uggiose lungaggini e inutili ripetizioni , spesso scambiando la notte per il giorno . Il risultato è per tutti il ricordo , una lotta ad oltranza contro quel superfluo da cui non riuscirai mai più a liberarti . Un tempo fuori dal tempo che non ti appartiene più  ma ti condiziona , senza lasciarsi condizionare … inutile tentare di disincagliarsi .

Fatte poi le tue brave esperienze cominci a guardarti attorno per pescare quella giusta , ma non affannarti a cercarla , trovarla è solo culo , se sarai fortunato l’incontrerai per puro caso , com’è successo a me .

Impensabile , lo dico per palati che si credono più esigenti , cercare l’altra metà della mela , sarebbe mera presunzione . Pare che esista , così almeno si dice , ma vai a capire dov'è finita ... le possibilità di sbatterci contro , trovandola oltretutto libera e illibata , sono talmente esigue da rendere uno scherzo centrare la sestina vincente . Senza contare che passare il resto della vita a guardarti in uno specchio può intrigare all’inizio , ma rischia di diventare di una noia mortale  col trascorrere del tempo .

Appese le palle al chiodo ti sei fatto , insieme alla prescelta , una bellissima famiglia , e d’ora in avanti  potrai godere appieno delle numerose gioie del focolare . Sono gli anni più felici . Poi  crescono i figli ed è a quel punto che cominci ad invecchiare , pensi che sono passati appena trent’anni da quando eri loro , quel tipo così speciale dai monologhi veementi e silenzi procellosi , vibrante, esclamativo, drammatico , quel romantico disadattato dall’abituale accento di sincero bugiardo .

Sono le turbe adolescenziali , come le definisce la mia signora ,  le stesse di tutti , aggiungo io , donne e uomini alle prese con l’inesorabile trascorrere del tempo . Capita oltretutto di trovare chi apprezza e seconda le tue debolezze di narciso . Qualcuno , per sua fortuna  , sa fermarsi , altri  , meno riflessivi e giudiziosi , si lasciano andare e sono cazzi . Consiglio loro , visto che non hanno avuto la mano felice nello scegliersi la moglie , né le amanti , di averla perlomeno nello scegliersi i mariti delle amanti  , che siano comprensivi , se non proprio consenzienti , o , perlomeno , distratti .

Poi ci siamo noi , gli innamorati dell’amore , come di tutto il resto , spesso scrittori e poeti , rullanti, zampillanti , magniloquenti , il più delle volte passionali quanto superficiali . Quelli che sanno ancora sorprendersi osservando un tramonto sul mare o emozionarsi , respirando l’aria fresca del mattino . Voi non fateci caso , ignorateci , sono vaneggi , solo sussurri per chi sa ascoltare i silenzi . Noi siamo quelli che non crederanno mai che chi ha le tempie grigie e lo stomaco sporgente  , abbia , per questo , prima di volare via , perso il diritto alle ali .

Per molti è la sera dell’esistenza , essere scaraventati da una generazione all’altra per via di quell’ età che i più credono ingrata . C’è chi non digerisce questa condanna geologica , la sua patina , i suoi scricchiolii , i suoi capricci , ma non è certo  il nostro caso . Saremo pure strani , facili alle rotture  , alle ferite e  al disincanto , ma ci basta poco , un volo di gabbiani , un bambino che gioca , un raggio di sole , e torna immediato il buonumore . Lasciateci fare , non penserete davvero di avere l’esclusiva di lagnanze e malumori   ? Voi siete infelici cronici , e in genere incazzati , nessuno ci bada più  , noi , di tanto in tanto , appena scontenti ... eppure sembra cascare il mondo al nostro primo , sia pur timido lamento .

Il temporale ha appena rinfrescato l’aria , speriamo serva a qualcosa  , nella calura estiva non passa , infatti , un giorno senza che centinaia di boschi se ne vadano in fumo . Bene , è arrivato il momento di fare le valige , pensieri e parole se ne andranno in vacanza  , li porto con me , cercheremo un posticino per riordinare le idee e prenderci la tintarella , se vi va di aspettarci ci si rivedrà a settembre .