CAPITOLO QUARANTUNO
Segnali di fumo
19/03/2007 15.12.08
erché
ho strutturato una nuova pagina per l’ennesimo
capitolo dopo aver spergiurato che il precedente sarebbe stato l’ultimo , sia pure aggiornato giorno per giorno? Mmmmmmm...mi sa che è una ripetizione 'st'"aggiornato giorno per giorno"...bhò, vabè, è uguale...comunque chiedetelo a Bill Gates. Possibile non
ve ne siate accorti da soli ? La pagina fatica ad
aprirsi , indigestione di bit, mi tocca tornare al
vecchio sistema,spiacente per le anime pigre.
E
va bene, niente canne e telefonini a scuola, niente alcool in discoteca, niente striscioni
allo stadio, niente pippe a notte fonda , ecco la panacea per il malessere giovanile,
la tipica reazione di chi , privo di autorevolezza , non può che ricorrere
all’autoritarismo. Credevo che l’età del proibizionismo fosse
solo un lontano ricordo, ancora una volta sbagliavo, ne imbroccassi una…
Incredibile
come questa sbiadita sinistra da oratorio si sia potuta
schierare con tanta disinvoltura con la novella Santa Alleanza capitanata dal pastore
tedesco sviluppando l’arroganza propria degli uomini ad un tempo volgari e potenti. Torna il fanatismo dei secoli bui , l’integralismo accigliato e sdegnoso
del potere assoluto, tutto considerato c’era da aspettarselo.
Ma sì,
che volete che sia? Il nostro è un popolo duttile , abituato a piegarsi come una
canna ad ogni soffiar di vento, vedrete, anche stavolta sapremo facilmente adattarci
ai dettami della rinata Inquisizione.
Che
cosa ? Coerenza alle regole della cristianità? Ma dai…la
coerenza è una virtù quando si configura come fedeltà
alle proprie idee ma può anche essere un limite quando diventa morboso
attaccamento alle apparenze e assume i caratteri oscurantisti della chiusura alle novità e ai mutamenti
della Storia .
Sbagliato
secolo? Sì, me lo rimproverano in tanti, tipica accusa che si
muove a chi ha il torto di nascere in anticipo sui tempi tentando inutilmente
di aderire ad una cultura che non gli appartiene.
Cazzo è tardi! Mi tocca uscire per un appuntamento imprevisto , il cielo promette pioggia, speriamo di fare in tempo a
tornare prima che si scateni quanto promesso dai meteorologi di
stampa e tivù. Dai, non prendetevela , ancora qualche giorno sfigato poi esploderà la primavera.
21/03/2007
16.24.05
rimo
giorno di primavera, colpo di coda dell’autunno stanco di sentirsi ripetere che
non ci sono più le mezze stagioni, niente paura, ve lo ripeto, aprile è ormai alle porte ,ancora qualche giorno di freddo, qualche lacrima di
pioggia e tutto tornerà nella norma , maglioni e giacconi negli armadi , jeans
e tshirt fuori dai cassetti.
Pomeriggio
inconcludente , poco lavoro , entusiasmo al lumicino ,
insomma , si batte la fiacca, mi sa che per ravvivarlo mi toccherà tornare alle vecchie, sane
abitudini, un tex d’annata ,
una scorpacciata di rock a palla e per
finire wurstel , formaggio e un bel film con Totò e Peppino. Il fegato me ne sarà grato. Che ne dite de “La banda degli onesti” ? Sì, lo so, l’avrò già visto cento volte
,conosco le battute a memoria, ma , che volete...non riesce a
stancarmi.
Ma
sì , se per oggi ammucchio un po’ di scartoffie sulla
scrivania non muore nessuno, un pizzico d'indolenza assaporando il gusto rinfrancante dell'ozio non potrà
che farmi bene.
Certo
che se ne fanno di cazzate nella vita ! Eppure non ci sembrano mai abbastanza ,
l’esperienza non ci insegna proprio niente e con l'età si finisce addirittura
per peggiorare.
Piuttosto,
è un pezzo che c’ho un’idea bislacca che mi ronza
per la testa e mi sa che questo fine settimana , se il tempo mi assiste ,
proverò proprio a realizzarla. Curiosi? Tranquilli, se almeno stavolta riuscirò
a far seguire alle parole i fatti sarete i primi a
sapere che cazzo avrò combinato.
Una
manciata di giorni ai cinquanta , capisco, secondo voi
sarebbe ora di crescere, d’accordo, ci proverò, ma non per questo smetterò di volare, magari a
filo d’erba per non rischiare troppo , in fondo non è mica passato un secolo da
quando sognavo ad occhi aperti osservando incantato le stelle dalla veranda di
Villetta Fernandella e , come recita una frase che ho
letto da qualche parte, i sogni sono
come le stelle, basta alzare gli occhi e sono sempre là.
23/03/2007
17.52.30
iente
chiacchiere stasera, preferisco mostrarvi la mia giornata tipo, è un filmato
piuttosto lungo , più o meno quattro minuti, se il vostro picci è parente prossimo di uno scaldabagno
vi toccherà pazientare , se invece è la vostra connessione che va ancora a carbonella vi conviene lasciar proprio perdere , vedete un po’voi…
25/03/2007 15.53.46
ra
meno di un mese saranno venticinque, è la metà dei tuoi anni e li hai vissuti
con lei, vorrà pur dire qualcosa… un anniversario importante , senza alcun dubbio , vorresti
festeggiarlo come meglio si conviene , un gioiello prezioso, una crociera di
lusso e se proprio non c'arrivi almeno un bel viaggio insieme come ti chiede inutilmente da anni . Già , peccato per il mutuo che a questo punto del viaggio
dovrebbe essere agli sgoccioli ed è invece appena all’inizio.
Chi , come te, è convolato a nozze nell’ottantadue o giù di lì il
direttore di banca se l’è
già scrollato di dosso da un pezzo o è comunque prossimo al definitivo
commiato, per te è diverso , troppo giovane all’epoca per prendere un impegno di
tal portata , troppo vecchio probabilmente oggi per sostenerlo. Che fare? C’è poco da
dire , dovrai accontentarti di portarla a cena fuori…magari
sul balcone…altre , purtroppo, sono le
priorità.
Il
settantasette è lontano, dovevi pensarci allora, quando avevi vent’anni e tutte le opportunità per provare almeno a
cambiarlo ‘sto cazzo di mondo, hai preferito spassartela , farti canne e topoline e conformarti al clichè del bravo studente
che , oltretutto, non è nemmeno riuscito a laurearsi. Consolati, non sei mai stato
solo, hai dormito in buona compagnia e
adesso non ti resta che scontare le conseguenze di un sonno così profondo.
Gran
donna quella che ti vive accanto , hai scelto davvero bene
allora , è un po’ che non ne indovini una , ma nella vita qualcosa di buono sei
riuscito a farlo persino tu . D’accordo, si discute ,
ci s’incazza come tori , a volte si finisce persino
per esagerare nei toni ma a mio avviso litigi e incomprensioni sono il sale di
ogni sana unione, bisogna piuttosto
preoccuparsi quando tutto fila via troppo liscio , denota mancanza
d’interesse , il passo successivo sarebbe
l’indifferenza.
Un quarto di secolo
insieme , tre figli che non danno più problemi di tanti altri, un
lavoro a termine che si rinnova anno dopo anno e ti consente comunque
di tirare avanti alla meno peggio e una casa in comproprietà con il gruppo Unicredit, in fondo hai molto più di tanti altri , non vedo
però perchè dovrebbe bastarti. Là fuori c’è molto altro e non hai intenzione di
rinunciarci ? Fai bene. Non di solo pane vive l’uomo, diceva un altro mezzo
matto che credeva di poter cambiare il mondo già più di duemila anni fa .
Osservando il tuo giro vita il pane non ti manca davvero e nemmeno il
companatico mi sembra, per cui vedi di seguire quei preziosi
consigli e prova a cercare il resto per conto tuo facendo bene
attenzione a non far troppo male a chi sarà tanto sconsiderato o sfortunato da
incrociare il tuo cammino , non hai mai
domandato a nessuno di accompagnarti, non farlo proprio adesso.
D’altra
parte ogni rapporto che conta e che voglia funzionare si configura come un confronto
ad armi pari dove coesistono
amore , desiderio , fiducia,
amicizia ma soprattutto dove deve regnare il reciproco rispetto per le
peculiarità di entrambi , chi non è in grado di leggere attraverso queste
lenti è necessariamente destinato al fallimento e all’incapacità di
relazionarsi con gli altri.
Certo
che se ti metti a pensare che dietro le spalle hai più anni di quelli che presumibilmente ti restano da vivere , le palle cominciano a girarti ad elica e ti viene la depressione , prima di finire
in analisi però farai bene a tentare altre strade alla ricerca di quel valore
aggiunto che può dare un altro sapore alla vita di ognuno di noi . Non posso assicurarti che lo troverai ma tentar non nuoce.
Hai
costruito poco o molto? Chi può dirlo? Ciascuno valuta come meglio crede, è la
celebre metafora del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto e il tuo è una vita che perde, devi solo cercare di scoprire dove sta
‘sto cazzo di buco.
Dispiace
poi considerare come un'altra rilevante ricorrenza come quella del compimento
dei tuoi primi cinquant’anni debba essere guastata dal
contemporaneo cinquantenario dei trattati di Roma ,
pazienza , d’altra parte il ’57 si ricorda anche per il varo della gloriosa
Fiat Cinquecento e per il girotondo
attorno al pianeta del primo satellite
artificiale capace di vincere la forza di gravità.
E’
un periodo che sogni sempre più spesso di volare, l’altra mattina ad esempio ti
sei svegliato con le braccia pesanti a forza di sbattere le ali, dove diavolo dovessi andare non lo sai , ricordi solo che hai volato
tutta la notte sulla città.
Cominci
a pensare che quel che siamo e quello di cui siamo capaci non lo conosciamo
nemmeno noi, qualche notte fa ad esempio hai sognato di partecipare ad
un’affollata conferenza come oratore, si argomentava di leggi, codici e
codicilli e pronunciavi dotte parole di cui , ad occhi
aperti, ignori completamente il significato. Era già mattina e rammenti
perfettamente come l’intera assemblea ti stesse ad ascoltare rapita da tanta competenza
e proprietà di linguaggio . Chissà ,
magari la nostra vera vita è altrove e il sogno è quello che crediamo di
vivere quando siamo svegli.
A questa età il disincanto e lo scetticismo prevalgono sulla
speranza di rigenerazione ma un sole che si spegne può a volte lanciare i suoi
ultimi bagliori illuminando a giorno quei contorni rimasti troppo a lungo in
ombra e trovare così il senso ad un’intera esistenza , bada pure al sodo, è
giusto e necessario, ma non rinunciare
per questo a parlare con le nuvole. A volte sei talmente indaffarato nel
cercare di realizzare la felicità altrui che finisci per dimenticare di cercare
la tua e il fatto che vogliano farti credere di essere una specie di mostro non
significa tu lo sia davvero , non dar retta, non sarai il massimo ma sei certamente unico e
se tutto quel che sai dare non sembra mai abbastanza non puoi fartene una
colpa. Forse ,
e dico forse, non sei tu quello che non sa dare ma chi riceve incapace di
apprezzare .
29/03/2007 19.11.20
erché
certi giorni sembrano tutti uguali e certe notti non passano mai? Me lo chiedevo stamattina
mentre l’Honda mi portava in Prati , ormai
conosce bene la strada e non ha più bisogno che lo guidi lungo il Muro Torto.
Qualcuno
dice che chi conosce i limiti della vita sa bene che è
facile liberarsi del dolore di ciò che manca ed è in grado di ordinarla in modo
tale da renderla perfetta , di conseguenza non avrebbe bisogno di nulla che si
debba necessariamente conquistare azzuffandosi
con la nostra cattiva stella. A me
sembra sia un po’ troppo facile vederla così, se qualcosa ti manca non puoi
fare a meno di desiderarla ed arrendersi senza lottare non è
compatibile con la naturale disposizione dell’animo umano che tende sempre e comunque a cercare un appagamento
anche quando questo non sembra alla sua portata.
Sono
d’accordo con voi, carpe diem, ma quando ‘sto cazzo di dies diventa soltanto
vivere per prolungare il mattino fino a portarlo a sera io dico
che occorre darsi una mossa e guardare oltre, costi quel che costi.
Saper
soffrire è una virtù che si acquista ed anche il dolore può diventare una via
per raggiungere una meta più alta , se poi a
spalleggiarla arriva la rabbia la miscela diventa esplosiva e non ce n’è per
nessuno, chi volete possa fermare un’anima in pena gonfia di rancore ed
amarezza?
Bisogna
accendere una luce davanti ad ogni sofferenza, la consolazione sta nel ritenere
quel che ci capita frutto di scelte più o meno
condivise e quando diventiamo più complici che vittime del nostro destino possiamo
chiudere con maggior serenità una porta di cui, comunque, non avremmo la
chiave.
La
vita è una lunga ricerca di vie , spesso per arrivare
bisogna scalare cime che sembrano inaccessibili
ma mica possiamo fermarci prima
di raggiungere la vetta, al limite si cade , si rotola lungo il sentiero e ci si
fa un male della Madonna che non fa che darti nuova forza , se poi non c’arrivi
amen , ma almeno ce l’hai messa tutta e non puoi rimproverarti niente.
Che
cazzo sto a di’ vorrei
saperlo anch’io ma ogni tanto ti piglia ‘sta smania di scavarti dentro e questi
sono i risultati , vabè dai , chi non si fa qualche
sega mentale di tanto in tanto scagli la prima pietra….ahiò
cazzo! Dicevo così per dire, possibile prendiate tutto così alla lettera ?
Giornata
lunga oggi, stamattina mi sono fatto un bel culo firmando assegni e girando in moto per mezza Roma - sti stronzi oltretutto non fanno che chiudere strade e gallerie
– come se non bastasse è dalle due del pomeriggio che non schiodo il culo da ‘sta sedia , vedrai se stasera non mi toccherà
ricorrere al proctolyn…ma
sì dai, fine mese arriva più o meno una volta ogni trenta giorni e purtroppo, o
per fortuna, anche il carico di polizze e quietanze da preparare,smistare ed incassare per pagare vitto, mutuo e bollette.
Speriamo
stanotte vada meglio e magari domattina , al risveglio
, trovo pure una sorpresa . Quale? E che cazzo ne so? Mica soltanto Gabry è contento quando
scarta gli ovetti Kinder
per vedere cosa contengono! A me, male che vada, toccherà la cioccolata tanto lo
smilzo manco quella se magna. Di certo la troverà Roby
visto che domani compie venti primavere, piuttosto, non dimenticatevi di fargli una telefonata.
Fico
Abraxas dei mitici Santana,
era un pezzo che non l’ascoltavo.
Ci
vediamo presto intanto godetevi il panorama che si gode da Villetta Fernandella ,la bella stagione è
alle porte e non vedo l’ora di farci una capatina. Chi viene con me?
30/03/2007 22.24.24
oberto compie vent’anni , per
lui gli auguri di rito , una gustosa torta Mimosa e i soliti cinquanta euro sindacali
stabiliti a suo tempo dal sottoscritto senza contraddittorio tra le parti, ma stavolta il regalo voglio farlo pure
a voi e invece di farvi sforzare la vista a leggere le solite menate ripongo
penna e calamaio e vi lascio gustare in esclusiva le foto della cena di
compleanno.
Purtroppo mancava Valentina impegnata a tradurre Tacito in quel di Terni, ma non mancherà occasione d’averla gradita
ospite a breve.
Buona visione a tutti.
04/04/2007 16.18.03
ltime ore da quarantanovenne, il tempo oggi è piuttosto incerto ed io più
di lui, scarso ritmo , pochissimo
entusiasmo, eppure domani è un giorno importante, continuano a ripetermelo in
continuazione , e allora , secondo voi , perché mi rode tanto il culo?
Facile da intuire, mica ne
compio venti!
E’ anche vero che una volta tanto il regalo che desideravo
l’ho ricevuto e non è poco.
In momenti come questi la memoria va a chi li ha avuti prima di me
questi benedetti cinquant’anni, mio padre, un uomo cazzuto, a volte un po’ stronzo
come tutti i papà , ma davvero speciale.
Mi sembrava talmente vecchio dal basso dei miei
quindici….e invece aveva ancora tanto di quell’impeto
nell’affrontare la vita da sbalordire , quasi fosse
sicuro di averne almeno altrettanti da vivere.
Non ci vado troppo spesso a trovarlo, sono un po’ stronzo lo ammetto , i miei
fratelli sono più costanti nelle visite alla cappella , io preferisco
ricordarlo dietro la scrivania a scrivere lettere torrentizie,spesso infuocate o alla guida del cinquino
, frenetico , nervoso e ,come sempre, con la neve in tasca .
Deve averli avuti anche mia madre
, ma ne avevo appena dieci allora
e la ricordo solo più in là negli anni , con il carrello della spesa in una
mano e il borsellino nell’altra , meno male che ad aiutare la memoria ci sono
le vecchie foto in bianco e nero degli album sottratti al comò di piazza Gondar
prima che finisse in qualche anonima discarica insieme al resto del vecchio mobilio
.
Li sogno spesso, tutti e due, ma mai che si degnino di darmi il terno giusto, Walteruccio
è sulla sedia a dondolo che legge assorto Harmony, Fernandella ai fornelli , a friggere patate e fettine panate con
la radio accesa che gracchia dalla mensola accanto al frigorifero.
Ne abbiamo avute noi tre di discussioni, e non
sempre è finita a tarallucci e vino , loro due che si scazzavano come furie ed io , là in mezzo, a fare il ficcanaso
prendendo ora le difese dell’uno ora dell’altra…mai che mi facessi i cazzi miei. L’ultimo
ad uscire di casa , quello che li ha visti diventare
vecchi sul serio e li ha aiutati a
raccogliere i pezzi. Quante
occasioni perse…
Cinquanta, tondi tondi ,
fermo a fissarti nelle ore del disinganno , vabè , dopo
tutto di strada da fare me ne resta ancora parecchia e chissà che i giorni a
venire non siano persino migliori di quelli che mi sono lasciato dietro. Solo una ruga in più, un maturo giovanotto con
qualche chilo di troppo , i capelli bianchi e il solito aspetto trasandato , non sono poi
così diverso da quello di sempre.
Stasera ancora una volta spegnerò l’abatjour , poserò gli occhiali sul comodino , infilerò l’auricolare
del transistor nell’orecchio e chiuderò gli occhi, gesti consueti, ma stavolta
nel sonno crescerò un po’di più e domattina mi sveglierò più
“grande” , con la consapevolezza che anche chi perde il timone e si smarrisce ,
prima o poi ritorna . Troppo buon senso ? Concordo, spero di tornare presto più scavezzacollo che
mai , dopo i
cinquanta arrivano al galoppo i cinquantuno e non c’è più tanto tempo da
perdere.
Ma domani, come ben sapete ,
non sarò il solo a festeggiare, all’ora di cena si soffierà sulle candeline
anche al 134 di via Collalto Sabino , e come non fare
gli auguri più cari a chi ha diviso con te nove mesi in vasca prima di
perdere le branchie e respirare l’aria di questo curioso pianeta? Buon compleanno Aurora! Hai ragione, devo
diventare più positivo ma , come sai, noi rossi
malpelo a sinistra delle Brigate Rosse siamo sempre parecchio più incazzati di voi
scoloriti cattocomunisti .
Scherzo Lella , sei la
migliore doppiareja che mi potesse capitare e se
qualche volta mi vedi scuro in volto non devi preoccuparti troppo , sarò pure
fatto male ma in fondo sono sempre il solito bonaccione con il quale hai diviso la stanzetta per tanti anni.
06/04/2007
14.38.30
l tempismo è una mia prerogativa ,
non c’è dubbio, e , se mai ce ne fosse
stato bisogno, ieri l’ho dimostrato una
volta di più . Cazzo! Era dal capodanno del 2000 che
non stavo così male e quando sono andato a fottermi?
Proprio la sera prima di festeggiare i miei primi cinquant’anni…colpa
di Roma - Manchester e di quelle dannatissime Pringles alla
paprika. Volevo solo fare un po’ di stravizi sgranocchiando patatine davanti
alla tivù , potevo mai immaginare che quelle stronze facessero mappazza
intasando il mio stomaco come la tangenziale est nell’ora di punta? Risultato una festa senza il
festeggiato che non ha toccato cibo né assaggiato la sua torta di compleanno e
alle nove e mezza ha dovuto salutare imbarazzato gli ospiti per chiudersi prima
in bagno poi in camera da letto.
Pazienza, speriamo vada meglio la cena dei sessanta.
Potevano mancare le foto del tragico evento? No di
certo, per cui cliccate qui
sotto e se ne avete voglia sfogliatele una ad una.
14/04/2007 23.04.47
Una festa scintillante quella organizzata all’ Hotel degli Angeli
di Magliano Sabino in occasione del compleanno della
diva del momento bella e raggiante come non mai . Dopo le foto di rito e l’eccellente
aperitivo servito nel giardino prospiciente il ristorante tra canti di menestrelli , burle di giullari e giochi di funamboli,
si spalancano le porte della grande sala ed appare la schiera dei camerieri in livrea che
accompagna gli ospiti ai tavoli apparecchiati con ineccepibile gusto e squisita
ricercatezza .
Passato il primo empasse per far sparire una mezza dozzina
d’imbarazzanti coltelli e cucchiai in eccesso e capire che cazzo
farsene di tre bicchieri e una decina di forchette di svariate forge e
dimensioni , si da l’assalto
all’antipasto senza lesinare su pane ,manicaretti
e biscottini .
Tutto organizzato fin nel minimo dettaglio , valletti con blusa
in raso e pantaloni di seta scura servono le gustose pietanze con raffinata cortesia mentre i commensali conversano
amabilmente scambiandosi gossip e chiacchiere brillanti e spiritose con
affettata adulazione.
Sfilata très chic di
gioielli , sfarzoso e allo stesso tempo disinvolto il
look degli invitati , ampie e fruscianti vesti confezionate con
stoffe pregiate per le signore , inappuntabile abito scuro impreziosito da
cravatte di grido per gli uomini, lussuoso l’arredamento della sala fregiato da eleganti specchi , lampadari di cristallo, damaschi ,sete e
velluti.
Ghiotto e ricercato il menù, primo piatto a scelta per
cominciare , salcicce, vitello arrosto e tagliata di manzo per proseguire,
insalata mista e patate fritte per far posto alla composta di frutta e alle due
torte Charlotte al cioccolato con panna, caffè e liquori per terminare il lauto banchetto innaffiato
da vini pregiati quali Brut Chardonnay, Grechetto dell’Umbria, Rosso dei Colli Sabini
e Moscato naturale.
E’ già tardo pomeriggio quando
gli chauffeur accendono il quadro delle
lussuose limousine e gli ultimi ospiti
lasciano la grande sala tra sorrisi , abbracci e arrivederci , inevitabile l’ingorgo che si
forma nella strada gremita di reporter e curiosi mentre i fari tagliano le
prime ombre della sera dirigendosi in tutte le direzioni.
Questi gli scatti dei principali rotocalchi
nazionali e internazionali.
24/04/2007 10.07.32
iao amore mio,come vedi
seguo i tuoi consigli ed anche in un’occasione così speciale torno ai vecchi
sistemi , d’altra parte il contraddittorio non mi consente di esprimermi al
meglio, è un mio limite.
Spesso , al momento del
sospirato “sì” , viene armata una grandiosa flotta di progetti e aspettative che
nello spazio di pochi anni in buona parte è già andata a fondo e quel che
avanza , quasi tutto naviglio sottile, va facendo acqua ogni giorno di più
. Questo è quanto capita ai tanti,
troppi in verità, che quel fatidico passo lo fanno con quella lievità e quel
distacco fiabesco che si limita a riscaldare in superficie senza penetrare
l’interno di due anime .
Non si attraversa l’oceano dei sentimenti e
soprattutto non si affronta l’inevitabile tempesta dei compromessi su un guscio
di noce, le vele vanno in brandelli, gli alberi si schiantano sotto il peso
dei malintesi e lo scafo viene irreparabilmente
danneggiato dalla mitraglia dei rimpianti.
Ma non è il nostro caso amore mio
, se due commensali riescono a sedere accanto per un quarto di secolo ,
sia pure dovendo condire a volte il pane
con le lacrime , significa che anche nei momenti più difficili hanno saputo
trovare ristoro nel sole del giorno dopo e il pericolo è ormai scampato . Dopo
ogni burrasca , anche la più terribile, tornano in sé,
si scambiano sospiri e lucciconi e ricominciano a parlare, sulle prime con
parole rotte,alternando con voce malferma domande a risposte di cui una non
aspetta l’altra , già, proprio come ultimamente è capitato a noi.
Da quel 24 aprile 1982 ne è passata d’acqua sotto i
ponti amore , e
se non t’avessi già sposato lo rifarei subito tanta è la felicità che hai
saputo darmi, ho provato a dirtelo, te l’ho scritto riempiendo oltre tremila
pagine di diario, a volte l’hai letto chiaro e tondo , altre sei riuscita a interpretarlo tra le righe , altre ancora hai preferito ignorarlo
e cercare altrove quello che non c’è.
Non sono un tipo facile, lo ammetto, non è agevole
assecondare le mie aspirazioni o giustificare certi miei eccessi , a volte appare inammissibile rassegnarsi a certe mie pretese ma è questo che sono e
non sono affatto cambiato come sembri pensare. Sono solo più vecchio e incazzato ma in questo non sono diverso dagli altri , anche se a differenza dei più , vinto dall’amore per la vita, non ho perso
la speranza d’imparare a volare e il vizio di continuare a provarci costi quel
che costi. Chi cammina da anni si copre di polvere ,
la strada è lunga , il più delle volte in salita , e verso sera la stanchezza e
le ferite si fanno sentire , anche se sono proprio loro a farti capire di aver
vissuto davvero.
Cosa cerco che tu non possa darmi ?
Vedi tesoro,
non è questa la domanda da porsi, tutto quello che c’è là fuori ,qualsiasi cosa si possa trovare , è solo un valore
aggiunto che nulla toglie a quello che sei tu per me , la donna che amo e che
desidero come il primo giorno, la madre dei miei figli , colei che ho scelto e
con la quale intendo trascorrere il resto della vita.
Poi c’è il resto, le passioni, le inquietudini, le mie
manie spesso causa d’incomprensione e contrarietà ,
perché, inutile negare l’evidenza, è anche attraverso le piccole
follie che realizziamo noi stessi.
Sei sempre stato un sergente maggiore amore mio ed
anche per questo ti ho sempre amato, così come tu ami me perché sono maledettamente
complicato, quello che provo per te è l’amore che mi spinge a chiederti sempre
di più perché è di te che ho bisogno, quell’amore che
schianta il cuore quando le cose non vanno come
vorresti.
Sono sempre più convinto di
aver sposato la donna giusta , non pesare ogni mia parola col bilancino, quando
la rabbia monta si dicono cose che non si pensano, mi auguro sia lo stesso anche
per te.
Ti amo Lety, e ti amerò
per sempre, ricordalo bene , sì, lo so, ogni tanto ci
si fa del male , capita , e di quello che posso averti fatto io ti chiedo scusa
, tormenterà ogni giorno che mi sarà ancora concesso di vivere.
Ma oggi è una ricorrenza lieta, di festa, valga
l’augurio di un amore che doni senza chiedere, comprenda senza interrogare ,consoli senza giudicare ma soprattutto sappia resistere
quando soffia il vento e infuria la tempesta…a restare insieme quando tutto fila liscio sono buoni tutti, non credi?
Ho scritto una poesia, una delle tante, perdonami
anche questa, te la dedico con tutto l’amore che posso.
Un abbraccio da toglierti il fiato e un tenero
bacio.
Venticinque
non so’ pochi
so’ dolori,gioie
e scazzi,
se divideno
li fochi
e co’
loro li strapazzi.
Te ricordi er
primo incontro?
Eravamo ragazzetti,
fors’è stato più ‘no scontro,
poi so’ stati mortaretti.
Co’ du’ tette mozzafiato
ed un culo da paura,
me so’
presto ‘nnamorato,
ma p’avella
è stata dura.
Pe’ tenemme
sulla corda
hai voluto datte
tempo,
ce provavi a fa’ la sorda,
e ridevi ner
frattempo .
Lo sapevi
ch’ero cotto
e facevi la preziosa
te piacevo sotto sotto
ma pensavi :“Sarà cosa?”
T’ho convinto
poco a poco,
tu fiutavi già l’affare,
stanco poi d’esse bizzoco
t’ho portato a quell’altare.
Pochi mesi sur
Tirreno,
se campava un po’ alla bona,
poi se fece più sereno
e tornammo presto in zona.
Ale nacque già a Fidene,
poi Roberto a viale Etiopia
e tra conti,pranzi e cene
me decisi a fa’ la copia.
Finarmente a viale Libia
Gabry unimmo alla famija,
sempre maschio , nun se cambia
però , armeno me somija.
Vedi, er sole de quer giorno,
splende ancora a Serpentara,
stesse facce tutt’attorno
più tre fiji
e gran cagnara.
Nun ce
stanno proprio tutti,
quarcheduno se n’è annato,
pe’ fa posto ai
loro frutti
nonni e nonne hanno schiodato.
Quann’ er
prete te l’ha chiesto
tu piagnevi amore mio
e le frasi de quer testo
le ricordo bene anch’io,
io te vojo
come allora,
so’ sortanto più ‘ncazzato.
La mia vita
alla malora
per un mutuo
rincarato?
Se lo scordano
‘sti stronzi,
vero, er popolo è
distratto
ma nun
semo proprio gonzi
e pe’
tutti c’è riscatto.
Venticinque nun so’ pochi
ma ne vojo
ancora tanti,
ce saranno ancora fochi
ma guardamo
sempre avanti.