CAPITOLO QUARANTADUE
Ombre rosse
08/05/2007 19.11.06
uando un lavoratore viene considerato
una risorsa umana , o , peggio, un esubero significa che l’economia non gira e
la classe politica e imprenditoriale è del tutto incapace di far fronte alla situazione, son capaci tutti a risanare le
aziende , pubbliche o private, riempiendosi la bocca di programmi
irrealizzabili e lavorando di cesoia tagliando spese e personale , così non si
crea davvero benessere , si trascina semplicemente il Paese nelle paludi del
precariato provocando povertà e immobilizzando i consumi . L’unica, vera ricchezza è il lavoro.
Non ci vuole davvero una laurea in economia alla Luiss o alla Bocconi per comprendere una verità tanto evidente.
Ora, assodato in maniera pressoché incontrovertibile
quanto l’attuale presidente della banca centrale europea abbia rotto i coglioni con quelle sue manie al "rialzo" , sarebbe infine il caso che
qualcuno si decidesse a farglielo notare , ma anche questo bel campione del buon
senso sembra appartenere a quella curiosa specie d’intoccabili che brilla di
luce propria e annovera tra le sue fila celebri figuri come il Papa, Fiorello o il Presidente della Repubblica di turno.
Non dimentichiamo d’altra parte che a mettere il culo su poltrone tanto vitali per la sopravvivenza del
genere umano ci
vanno di solito figurine come Romano Prodi, Giuliano Amato o Carlo Azeglio Ciampi , non vedo pertanto perché non possa affondarci il
suo culone Jean Claude Trichet. Ometti rozzi , col naso in su per l’aria , dal tono borioso e portamento
superbo,del tutto incapaci di vedere al di là del proprio estratto conto.
Divertente come le associazioni dei consumatori , capaci di mutare inezia in meraviglia, ci prendano per il
culo ,spalleggiate dalla stampa di regime, celebrando
una fulgida vittoria per la presunta abolizione della penale sull’estinzione
anticipata dei mutui...come se ci fosse qualcuno in grado di riscattare un
debito di tal portata senza prima rapinare il proprio strozzino. Forme che non cambiano
la sostanza e si discutono con tanto fervore solo per decidere a chi spetta
seppellire il cadavere per poter continuare a cavargli sangue.
Visto che volpe il Presidente del Consiglio? Dopo aver fatto
il tifo per la bella Ségolène Royal
si è rallegrato per l’elezione di Nicolas Sarcozy definendolo “un
amico”. Mitico! Al suo confronto politici come
Agostino Depretis erano dilettanti del trasformismo.
E che dire di Fausto Bertinotti
passato con tanta disinvoltura dal neutralismo più sfrenato alle parate militari con quel suo patetico fare
cerimonioso?
Pupazzetti…
07/06/2007
7.29.50
otte insonne, capita, c’è chi sostiene sia la
coscienza che ti rimorde e chi se la prende con i tanti, troppi pensieri , più probabilmente sto semplicemente invecchiando e , si
sa, i vecchi dormono poco in special modo quando sono falsi, infidi ed
opportunisti.
Ovvio comunque che l’ultima notizia riportata dal
gentile cronista del giornale radio della mezzanotte che con tanto zelo, bontà
sua, m’informava
circa l’ennesimo aumento del costo del denaro deciso da Monsieur
Jean Claude Trichet non mi ha davvero aiutato. Ma anche a questo, pian pianino ci sto facendo
il callo.
Inutile star lì con l’auricolare piantato tra
cuscino ed orecchio ad ascoltare le menate di radio radicale e a scaldare le
lenzuola, mi sono detto, meglio alzarsi e guardare un po’ di tivù nella
speranza che qualche barboso programma possa aiutarti a riprendere sonno, visto
e considerato che ormai anche le procaci donnine nude ,
gradite ospiti del palinsesto notturno, sono state frettolosamente rivestite dalla censura
televisiva.
Sono stato fortunato, Rai Uno trasmetteva “Ercole
contro Roma” , uno di quei candidi e sfarzosi peplum che adoravo da bambino e Cinecittà
sfornava a getto continuo negli anni sessanta , sceneggiature dove i ruoli sono ben definiti
senza tante , inutili sfumature. Il buono
è buono , il cattivo è cattivo, la femmina è ingenua,immacolata e
innamorata e alla fine del film l’eroe , disinteressato , muscoloso , imburrato
e sempre in ordine - con barbetta curata e capelli ben pettinati come fosse
appena uscito dal barbiere nonostante decine di furiosi corpo a corpo - impenna
il cavallo bianco per spingersi verso nuove, temerarie avventure , ma prima di
sparire ingoiato dal tramonto saluta con
un ampio gesto della mano la bella figlia dell’Imperatore ed il coraggioso console
romano che , teneramente abbracciati, possono finalmente coronare il loro sogno
d’amore. Roba da far piangere persino un vitello
direbbe il vecchio Carson.
Per fortuna tutte le notti passano ed ora
là fuori splende il sole , adesso sono io il protagonista di questo
giovedì , devo soltanto studiare bene il
copione evitando di farmi allettare da troppe aspettative e limitarmi all’hic e nunc senza tante , del
tutto superflue , elucubrazioni sull’avvenire.
E’ tardi, devo guadagnarmi la giornata, la rata del mutuo
incombe, tornerò a tediarvi appena troverò il tempo e il modo e, di questi
tempi, non è impresa da poco.
11/06/2007
15.21.13
embra che i più fedeli discepoli di Pitagora, il
grande filosofo di Samo - esule in quel di Crotone per evidente
incompatibilità di carattere con il re Policrate - alla
fine della giornata erano tutti tenuti a rispondere a tre ben precise
domande: cosa ho fatto di male, cosa ho fatto di bene ed infine, ma non meno
importante, cosa ho omesso di fare.
Per come la penso il terzo quesito è il vero nodo
della faccenda , il bene e il male ce lo scambiano
l’un l’altro continuamente e in egual misura , a volte possiamo esagerare in un senso o
nell’altro ma alla fine i conti tornano sempre
…più o meno. Quel che invece rimandiamo
si sclerotizza e diventa rammarico quando non si
trasforma in rimpianto , e tutto questo per un unico motivo, la paura di
cambiare, il timore di scarrellare e finire magari in
un posto poco conosciuto dove ci si possa sentire a disagio se non ,
addirittura, fuori posto.
Ma qual è davvero il nostro posto? Difficile comprenderlo
se non lo si cerca e si resta immobili ad osservare la
vita che ci passa accanto senza nemmeno provare a fermarla.
Che cazzo voglio dire?
Semplice , che una volta tanto me ne sono fottuto dei “se”, dei “ma” e dei “poi” e ho fatto quello che sentivo di dover fare
senza chiedermi se fosse, non dico lecito od opportuno , ma nemmeno prudente .
Niente di straordinario, beninteso, ho semplicemente
lasciato l’orologio d’oro a casa, calzato un paio di vecchie scarpe da tennis e
marciato , accaldato e appesantito, insieme a un
mucchio di sconosciuti che, almeno in parte sembra pensarla come me. Non è male
sentirsi parte del tutto per chi è
abituato a chiudersi a testuggine e starsene il più delle volte per conto
proprio.
Inutile star qui a spiegarvi nel dettaglio perché
l’ho fatto, quali sono i reali motivi della protesta, non serve, si sa perché
si fa la guerra , i motivi sono sempre quelli, gli
stessi da che l’uomo ha imparato ad usare la clava , meschini interessi di
bottega, altro che divulgazione di civiltà e democrazia . Si istallano nuove basi militari per controllare una vasta area
d’influenza , impadronirsi delle materie prime a bassi costi e assicurare nuovi
mercati ai capitali e prodotti nazionali che, oltretutto , di nazionale
hanno ormai ben poco. Il sangue che si versa dovrebbe
avere lo stesso colore ma, chissà perché, ci si ostina a credere che esistano
morti di serie A e B. D’altra parte il malumore potete benissimo leggerlo
negli occhi della gente ogni volta che scendete in strada.
L’ultima volta che mi era capitato di sudare, urlare
slogan e sventolar bandiere – se si escludono ovviamente gli scudetti della Magica
o i trionfi degli azzurri ai campionati mondiali di calcio - avrò avuto sì e no diciassette anni ed
ero una testa matta , magro, dinoccolato
e impetuoso, imbottito di brufoli e di
utopie , che attraverso due fondi di bottiglia malamente appoggiati sul naso
osservava il mondo in bianco e nero, concedendosi al più qualche schizzo di
rosso. La vita m’ha poi insegnato che
esistono un’infinità di sfumature nei toni e nei colori ma di contro ha finito
per farmi dimenticare che in certi casi bisogna tenere il punto e fregarsene di
aggiustamenti e compromessi solo per provare a sopravvivere senza farsi troppo
male.
Il tempo era splendido ,
una leggera brezza primaverile attenuava la calura e faceva garrire vessilli e
striscioni , una marcia lenta ma determinata scortati dalle rutilanti divise
della celere , soldatini dai volti cazzuti ed equipaggiati
di tutto punto , schierati lungo tutto il percorso del corteo quasi dovessero
far fronte alle spallate della Grande Armèe di napoleonica memoria.
Tutto è andato per il meglio dicono , opinioni, da parte mia speravo la gente fosse più incazzata ma va bene anche così, l’importante è cominciare
, magari la prossima volta invece di cento imbecilli intenti a sfasciare la vetrina
di una banca saltano fuori centomila teste calde decise ad occupare l’aula di Montecitorio…cose ‘e
pazzi come direbbero a Napoli.
Non cambia niente, d’accordo,
troppe teste grigie sotto il sole di Roma , i ragazzi sono rimasti
davanti alle play station, ma non è facile convincerli ad uscire dalle tane dopo
avergli tolto tutto. Resta la soddisfazione di aver visto ,
indipendentemente da quanto scrivono i pettegoli di corte , piazza del Popolo
desolatamente vuota , eccezion fatta per un malinconico e sparuto drappello di consiglieri comunali,
deputati e porta borse in procinto di levar le tende dalla sala dei comandi.
21/06/2007
18.23.16
econdo voi perché non mi va di parlarne? “Che cazzo vuoi che rispondiamo? ” replicherete in coro “Non
sappiamo nemmeno di che vai sproloquiando! ” E sì, che vengo a raccontarlo a
voi…
Settimana difficile, qualche tessera del mosaico è
finalmente andata al suo posto, qualche altra aspetta ancora una sistemazione o
magari è andata persa per sempre, chi può dirlo?
Intanto Roby è sotto
esami, Gabry ai centri estivi, Lety continua a
barcamenarsi tra faccende domestiche e impegni di lavoro e Ale
è ormai un volenteroso crew a tempo indeterminato…almeno
finché non sarà lui a rompersi i coglioni.
E il resto del mondo direte voi? Bhè,
dietro i vetri delle case ci sarà chi è felice, chi è deluso, chi è pentito e
chi è parecchio incazzato , ma
in fondo conta poco, uno stato d’animo non dura mai a lungo e con lui l’umore
della gente. C’è chi ti chiede di decidere cosa fare da grande, quasi fosse di
vitale importanza, e una volta accontentato s’accorge
di aver fatto la richiesta sbagliata, uomini e donne che vogliono conoscere a
tutti i costi una verità di cui non sanno poi che farsene e finiscono per dover
ripiegare su una più comoda bugia o , al limite, su una mezza verità. Micce
pronte ad esplodere ed acqua cheta . C’è chi passa le
notti insonne accanto a chi si spegne lentamente in una stanza d'ospedale , chi apre il
cassetto e conta e riconta , sperando nel miracolo della moltiplicazione, i quattrini rimasti per arrivare a fine mese ,
chi ripensa a un amore che crede perduto mentre le parole della gente gli
scivolano addosso , chi pretende ben sapendo di non poter dare altrettanto, chi
distillando il malessere, prova a staccare
la spina per un giorno, poi, per fortuna
, c’è pure chi scopa, sta alla grande e si diverte.
Io? Tutto bene, il pensiero chiudendosi la porta
alle spalle ha finalmente trovato la più ovvia delle vie d’uscita e scorre
libero come prima.
Solstizio d’estate ,
giornata lunga , non ci voleva proprio.
Vabè, inutile star qui a lamentarsi di come
butta, cosa sarebbe la vita se non si
dovesse lottare anche solo per sopravvivere? Una noia mortale.
Diceva Eraclito l’oscuro “non è forse la malattia
che rende buona la salute? Non è la fame che gratifica la sazietà e il
travaglio che rende così dolce il riposo?”
Sì, avete indovinato, ho appena finito di leggere un
libro sui presocratici, interessatissimo, certe
letture andrebbero fatte al momento giusto e non a sedici anni quando hai solo
voglia di rincorrere, nell’ordine, palloni, tope e sogni .
Non mi va di dilungarmi, stasera vi risparmio,
preferisco dedicare una mezzoretta alla lettura e alla consueta passeggiata lungo l’assolato
marciapiede della Serpentara, due passi mi faranno bene ma soprattutto faranno bene a voi.
27/06/2007
17.28.50
mozionante tornare ragazzo, non poteva durare,
d’accordo , il tempo non fa sconti e non è sufficiente
una spolverata di fard per cancellarne i segni , ma finché è durata è stato
davvero magnifico. L’inattesa verità ti provoca una reazione istintiva
, sei stanco, irritato, poi ci
pensi un po’ su , incassi in silenzio e
pian pianino ti rassegni, basta poco per superare indenni i momenti di
solitudine. Si torna alla vita di sempre, rientrare nei ranghi e prendere la
giornata così come viene senza pensarci troppo, questo il segreto…non è granché come strategia?
Bhé , se ne avete una migliore fatemi un
fischio.
D’altra parte niente è mai perduto per sempre e proprio stamattina
ho sentito di nuovo cantare l’allodola, era un po’ che non si faceva viva, una
ventata d’aria fresca, frizzante come al solito. Non m'ha degnato di uno sguardo, non una parola ,
ma l’importante è che sia tornata , mi
basta sapere che c’è , sono sicuro che prima o poi tornerà a trovarmi ed anche
se adesso si sente tradita col tempo saprà perdonarmi. Cantava Baglioni : “ Libertà risali a ieri ma ricordo a malapena ch’eri
tutti i miei pensieri, il mio pranzo e la mia cena, libertà mia sola amica
quando avevo tutto e niente e credevo che la gente fosse tutta amica mia…” bhè, mia cara libertà, perdonami se ti ho messo le corna , ma purtroppo sono cresciuto e adesso ho tante
altre preoccupazioni, non per questo dobbiamo perderci
di vista. Ti pare? D’altronde ,
come ho letto da qualche parte, il volo è libertà ed è per questo che l’uomo
non sa volare. Un fine settimana in paese mi farà bene, era ora, ho
parecchia carne al fuoco e dovrò decidermi a cucinarla se non voglio che finisca per bruciare.
Niente di meglio di un nuovo orizzonte quando si è in fuga
da se stessi. Allora Fernande’ ? Che decisione
prendo per la casa di Pagliara ?
Me la compro o no? Sì, papà, tu non avresti dubbi, lo so… ma io , purtroppo. non ho mai avuto la
tua determinazione . Mi sembra di
vederti, metti giù due conti, fingi di consultarti con mamma e poi fai come cazzo ti pare senza star lì a rimuginare sul dopo. Tenace nei propositi, saldo nei principi, tutto
cuore e carattere, senza mai abbassare lo sguardo. Così si fa! Io invece di
solito evito lo scontro frontale e preferisco arroccarmi in difesa per poi trovarmi
il nemico in camera da letto senza nemmeno capire da quale porta possa essre entrato. Pessimo
stratega, concordo. L’i .c. i . per via Spoleto è un pensiero in meno ormai, adesso o mai
più, se mi faccio sfuggire anche quest’ultima occasione finirò per pentirmene,
lo so. Nel giro di un paio d’anni la liquidazione scippata alla vecchiaia finirebbe
nelle tasche del principe Giovanni e vaffanculo ai sogni di gloria. Trichet? E che cazzo,
prima o poi si darà pace ‘sto stronzo! Mi sa che come arrivo a piazza
San Salvatore per prima cosa vado a rendere omaggio a Sant’Antonio
e a sentire che ne pensa lui …magari mando il piccolo in avanscoperta per
intenerirlo un po’. D’altra parte contro l’incertezza c’è poco da fare, o tenti
di lusingarla o provi a contrastarla, non vedo alternative,
deleterio sopravvivere all’inevitabile rimpianto, questo è certo. Oggi l’aria è un po’ più fresca, meno male , negli ultimi giorni il sole ha picchiato duro, speriamo
che adesso non esageri e decida di nascondersi dietro ai nuvolosi bassi e scuri
della valle di Nerfa se no sai che tristezza…a
pensarci bene però anche l’odore della terra smossa dalla pioggia non è male. Vabè, basta cambiare panorama per un po’, vada come vada. Intanto a sinistra hanno scoperto l’acqua calda e Veltroni è diventato l’ovvio candidato alla segreteria del
nascente partito democratico… come sono prevedibili, l’avevo pronosticato da un
pezzo, figurarsi se nel salotto radical- chic di via
delle Botteghe Oscure avevano il fegato di cambiar registro e scegliere Anna Finocchiaro, una donna finalmente …seeeeeee… Guai ad indebolire il peso dell’avversario, la sua
fine segnerebbe la contemporanea scomparsa dell’alternativa…ma che volete che
capiscano di politica ‘sti dilettanti, a loro basta
dire tutto e il contrario di tutto , ci fanno un’ottima figura e non rischiano un cazzo. Volete sapere
la prossima? Duole anche solo vaticinarlo ma mi sa che toccheremo il fondo e a
contrastare l’ometto di Arcore finiranno col proporre
un uomo per tutte le stagioni, l’avvilente e inalterabile Luca Cordero di Montezemolo…è la volta
che emigro sul serio! Dimenticavo…dopo più di trent’anni
si è fatta viva una vecchia compagna di liceo, pare m’abbia trovato grazie alle
dritte di una comune amica che è finita dentro al mio sito digitando chissà quali
misteriose parole chiave . Una manciata di mail conversando del più e del meno poi, prima di
visitare gli ardori giovanili ed il passato - quando la maggiore età era una
frontiera - con il rischio che la nostalgia diventasse malinconia, abbiamo preferito salutarci e darci un nuovo, ipotetico appuntamento poco prima
di scendere dalla giostra. Allegri! Per qualche giorno avanzerò ritmando questo
cazzo di stomaco sporgente lungo la via del braccio e
non dovrete preoccuparvi che possa capitarvi tra i piedi .
Mi sparerò in rapida successione tutte le ore
dall’alba al tramonto sfogliando quei libri che non si trova mai il tempo
di finire , però vi avverto, probabilmente
mi scorticherò anche le dita a furia di digitare sulla tastiera e al ritorno ho
paura pagherete questo forzato silenzio con i dovuti interessi. D’accordo, prometto che mi dedicherò alla “Storia secondo me” evitando colpi di pistola e attacchi al
pugnale, lo ammetto, la mia non è una penna particolarmente rigorosa , tanto
meno imparziale, forse anche troppo incline ai sentimenti ma non conosco
nessuno che non scriva per sé trasferendo sulla carta pensieri ed emozioni. E
c’è pure chi ci crede! Li avete mai visti? Testa alta, incedere ieratico, gesto solenne,
parlare sentenzioso , ma come si fa a prendersi tanto
sul serio quando la vita è un soffio e siamo tanto coglioni
da soffiare pure dalla parte sbagliata ? 02/07/2007 7.46.19 A tutte queste persone invito voi tutti a tributare un
calorosissimo applauso. 03/07/2007
17.26.10 Meno male che prima di proseguire per Capannelle è passato a trovarmi a casa e ci siamo presi un
caffè ricordando i vecchi tempi quando elfi e folletti giravano sul vinile e
l’agnello di sdraiava sul Broadway.
Gli ho promesso che se Santa Lucia continuerà ad
assistermi la prossima volta che salirà sul palco ci sarò anch’io, tanto è
vecchio e non credo tornerà mai più, ma voi non diteglielo, potrebbe
prendersela a male. Buon divertimento a chi stasera avrà la fortuna di assistere
al concerto del nostro unico Dio e mi raccomando…non dimenticate l’accendino.’è gente al mondo che ha un’opinione talmente alta
di sé da credere di potersi arrogare il diritto di decidere della vita degli
altri senza curarsi delle conseguenze , badando bene però
a salvaguardare la propria parandosi il culo per ogni
evenienza.
evo essere morto e non me ne sono accorto, ho
aspettato per quattordici anni che tornasse e me lo sono lasciato scappare , forse è meglio così, alla mia età certe emozioni
potrebbero risultare fatali, ci sono già cascato una volta e non è stato facile
uscirne.