Marco Tiddi
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9/2/2001

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Tutto resta come prima



Stramo Paese il nostro dove tutto cambia perchè tutto resti come prima, dove non deve temere chi emette assegni a vuoto ma chi li incassa in buona fede,dove per lavorare occorre elemosinare quel che è un tuo diritto...puoi sperare se orfano,invalido o raccomandato,mai semplicemente perchè devi mantenere una famiglia.
Dove sei spremuto da un fisco sanguisuga ben più pericoloso di mafia,camorra e sacra corona unita perchè ti deruba legalmente,portandoti via tutto,spingendoti spesso tra le grinfie degli usurai fingendo poi di volerti aiutare.
Dove lo Stato indossa i panni del biscazziere e ti lusinga in TV promettendoti una vita da miliardario e incassa la tangente sui tuoi vani sogni.
Ha inventato i "gratta e vinci" grattando certamente più lui di quanto tu abbia mai potuto vincere.
Dove il malato,il vecchio "pesa" sul bilancio di stato ed è colpa sua se siamo diventati poveri.
Dove le scuole si chiudono perchè "costano" troppo o perchè potrebbero incitare i ragazzi a pensare?Grosso pericolo questo! Dove una Giustizia sommaria ti perseguita se cerchi un amore clandestino,ma si cala le braghe di fronte a ladri ed assassini perchè li teme, offre loro compensi,case e li mantiene.
Tu che sei onesto cosa pretendi? Non gli fai paura,hai sempre chinato il capo pagando il giusto e l'ingiusto,il dovuto e il pizzo di Stato.
Dove ti spiegano che la salvezza è nella flessibilità del lavoro ma poi ti sbattono la porta in faccia se chiedi un prestito per un mutuo perchè non hai un posto fisso e un avvenire.
Ingoia ancora il rospo ma fermati a pensare,prova a insegnare a tuo figlio,forse lui...un giorno... strano Paese il nostro.



(Marco Tiddi)



Pubblicata in data 11/2/2001 sul quotidiano "il Tempo"
-Lettere alla cronaca-