Marco Tiddi
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14/11/2001

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Censimento,occasione per dire bugie

L'ennesimo remake di un film già visto dalla trama imbarazzante e prevedibile, di questo si tratta, il censimento infatti altro non è se non la consueta tassa di fine anno mascherata da quiz a premi.
L'insipido cocktail di ovvietà e domande mal poste ne fanno il tranello ideale per indurre all'errore tutta la brava gente che tenterà di venirne a capo e trasferire così dalle grame tasche degli italiani alle avide casse dell'erario le ultime lire prima della rivoluzione del secolo, a proposito, ne sentivamo davvero la mancanza.
Non mi risulta che verrà rilasciata ricevuta dell' avvenuto controllo e ritiro dei questionari, saremo così ancora una volta soli e indifesi alla mercé del consueto pizzo di Stato.
Mi sembrava ci fossero temi più importanti delle statistiche da affrontare, sosteneva tanti anni fa il celebre sindaco di New York Fiorello La Guardia, all'epoca non era necessario essere miliardario per accedere alle cariche pubbliche," Ci sono tre tipi di bugia: la bugia semplice,la bugia sfacciata e la statistica".
Cordialmente.

(Marco Tiddi)

Pubblicata e vergognosamente tagliata in data 14/11/2001 sul quotidiano "il Messaggero" nella rubrica "posta prioritaria",pubblicata, questa volta per intero, in data 15/11/2001 sul quotidiano "il Tempo"
-Opinioni e lettere-