Marco Tiddi
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5/6/2001

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La storiella del re di Castiglia



Ogni periodo storico ha le cosidette nuove professioni,ricordate gli antichi faccendieri degli anni andati ?
Erano strani animali metà uomo metà lupo dediti alla corruzione e al clientelismo più sfacciato e spregiudicato,molti di questi loschi figuri hanno oggi in mano la leva del potere.
Bene, anche l’era della “new economy” è vittima dello stesso fenomeno.
Li chiamano “top manager”,pericolosi notabili, ominidi mediocri e criptici,improvisamente catapultati dalle aziende ai posti di comando per “sanare” i conti in rosso per alcune loro particolari caratteristiche.
La peculiarità di questi “notabili” è il pelo sullo stomaco e la totale mancanza di scrupoli che ne fa i soggetti adatti a svolgere il lavoro sporco.
Nell’epoca della selezione naturale i grandi della terra hanno scoperto l’acqua calda: per arricchirsi basta affamare il prossimo.
Ad Alfonso VI, re di Castiglia, i ministri presentarono una prima lista dei domestici che essi ritenevano necessari e una seconda di quelli inutili, il re le guardò poi ordinò di non licenziare nessuno:”Di quelli necessari ho bisogno io -disse- e quelli inutili hanno bisogno di me.”
Guardatevi le spalle gente! Ne stanno per sguinzagliare a centinaia.
Il cetriolo di questi tempi vola pericolosamente basso.
Auguri.




(Marco Tiddi)



Pubblicata in data 7/6/2001 sul quotidiano "il Tempo"
-Lettere alla cronaca-