CAPITOLO CINQUANTANOVE

 

La montagna

 



18/04/2008  7.32.53

 

ccomi finalmente in vetta . Devo ammettere , come vi accennavo l'altro giorno , che non è stato per niente facile , ho rischiato decine di volte di ruzzolare a valle , ma non dubitavo che prima o poi sarei riuscito a raggiungerla.
Stavo messo male è ? Fuori come un balcone . Avevo l'aria di uno di quei santi dagli occhi imbambolati e tristi, oppressi dalla noia eterna , ritratti in quelle tele enormi annerite dal tempo che emergono dal buio dei lunghi corridoi di un museo dopo aver attraversato una sfilza di saloni dorati e damascati. .
Dicevano che avrei dovuto farmi aiutare , che so’ cazzi amari , che coi neuroni schizzati  non si scherza . Tutte stronzate , sapevo che non sarebbe servito a niente  , queste sono battaglie che si vincono da soli , nessuno può darti una mano, meno che meno un grullaio che finge d’ascoltarti e pensa ai casi suoi …a meno che non ci si accontenti di restare in piedi con le stampelle. Sarebbe come bere un caffè corretto al Valium , l'uno ti tiene sveglio mentre l’altro tenta di addormentarti . Si guarisce senza medici e medicine, lasciando fare al male il suo corso. Guai a non sapersela cavare da soli ! Si diventerebbe più fragili del cristallo.

Certo , chi ha la sfiga di leggermi può ancora percepire i sussulti di un’anima matta come un cavallo che di tanto in tanto soffia e recalcitra . Avete presente la scollatura di una quinta di reggiseno ? Comunque cerchi di sistemarla qualcosa ne sguscia sempre fuori . Finalmente però respiro senza affanno e il battito è tornato regolare , resta l’insonnia ma quella ormai è l’età .
Un osservatore un po' superficiale potrebbe aver visto in questi ultimi eccessi , in questo mio volto sempre corrucciato , con le labbra così spasmodicamente contratte, un'inconscia e malsana passione per le gramaglie, a torto però , cercavo solo una via d'uscita . In questi ultimi tempi mi sono spesso chiesto quante volte può essere ferito un cuore prima che debba cessare di battere. Na cifra !!! Se lo metti alla prova ti rendi conto che è molto più resistente  di quanto tu possa credere , quasi invulnerabile . Prima o poi si ferma , è normale - come direbbe il Capitano – ma è solo questione di vita sedentaria , fumo e cattiva alimentazione, non saranno certo pensieri e preoccupazioni a toglierti il fiato .  

Anche se questa volta mi sono davvero perso ho sempre saputo di poter contare su 'sto fusto. La montagna a me me fa ‘na sega . Non rompete le palle , complemento di termine rafforzativo , la tastiera è mia e la gestisco io .
Lo so che state pensando , ma vi sbagliate, non è autocelebrazione, solo la consapevolezza e soprattutto il sollievo di essersi finalmente ritrovato. E' come quando dopo essere stato molto tempo al chiuso si apre di colpo una finestra ed entra nella stanza una boccata d'aria fresca e frizzante. Non pensiamoci più , gli ho rotto il culo e questo solo conta .

A questo punto potrei citare un celebre adagio ma l'esperienza m' ha insegnato ad essere prudente, voi nemmeno lo sospettavate ma dovete tenere presente che c’è anche chi crede di avere l’esclusiva di massime e proverbi , meglio evitare , dovesse ancora transitare ogni tanto da queste parti , sarebbe capace di scatenare un nuovo putiferio.

Le stagioni si susseguono portando ciascuna il proprio raccolto, dopo il temporale di questa notte , al risveglio , ho trovato il sole , adesso però non c’è , dev’essersi allontanato per fare colazione , speriamo torni presto, non ho nessuna voglia d’indossare lo scafandro stamattina .

Ciao , devo andare adesso , porto il piccolo a scuola e volo in Prati , ci si rivede presto .
Ah...ancora una cosa , digitate " Pagliara dei Marsi" su Youtube , c'è una sorpresa per voi.