ase Luna non risponde , è ora di tornare sulla Terra, mi sono lasciato andare fin troppo in questi ultimi mesi, è opportuno calmare lo sdegno e trattenere il cuore , la BCE ha fatto schizzare di nuovo il mutuo

 

CAPITOLO 37

 

Stand-by

 

 

 

 

<img src="alfabeto/U.jpg">ltimamente hai volato decisamente troppo alto e a precipitare da simili quote si rischia davvero l’osso del collo

ltimamente hai volato decisamente troppo alto e a precipitare da simili quote si rischia davvero l’osso del collo. Ora che finalmente sei riuscito ad atterrare  ti auguro di non dover cominciare a scavare. Devi stare attento, proprio quando credi di aver capito tutto ti rendi conto che in realtà non hai capito un cazzo e quello è il momento di chiudere definitamene lo scrigno, buttare via la chiave prima che qualcuno possa aprirlo impadronendosi dei tuoi segreti e leccarti le ferite accettando le sconfitte della vita.

Devi rinunciare a pensare , inaridire, è inevitabile , ti stai spegnendo e la tecnica del rinvio non funziona più. Chi ti vive accanto ha bisogno di normalità e tu devi accontentarlo, un' ulteriore botta da matto non dovrà più coinvolgere nessuno, hai già combinato troppi guai e le buone intenzioni che ti hanno spinto ad agire in modo tanto maldestro non bastano davvero a giustificarti.

Per fortuna è tornata la rabbia, tipica reazione alla frustrazione e alla costrizione, un toccasana per le anime inquiete, ti dà la forza per aggrapparti ad un’esistenza intrappolata nelle sabbie della routine e quella terapeutica esaltazione compenetrata in un clima di bellicosi quanto fatui entusiasmi  che ti restituisce la certezza di poter spaccare il mondo. C’è chi costruisce castelli di sabbia e chi, come te, castelli di rabbia.

Ma adesso basta, abbiamo dato fin troppo spazio ai deliri del parolaio matto, non mi serbate il broncio e torniamo ad occuparci di quanto sta accadendo nel mondo reale  e, come avevo promesso,  permettetemi di descrivervi il nuovo appartamento che ospita , tra l’altro, il portatile da dove parte questo ennesimo messaggio in bottiglia che navigando nel cyberspazio dovrebbe raggiungere tutti voi.

La zona è quella del Nuovo Salario nel quarto Municipio Monte Sacro, il quartiere quello della Serpentara venuto su a cemento armato e condoni sul finire degli anni settanta, la costruzione è un lungo serpentone beige che si sviluppa a semicerchio su dodici scale , il numero civico è il quindici, localizzate la scala sette e salite al primo piano…mi raccomando al bon ton , si bussa con i piedi, non dovrei essere io a ricordarvelo.

Prego, accomodatevi, l’ampio ingresso che vi accoglie non appena varcata la soglia  sarà pure spazio sprecato ma dà ariosità e luminosità all’aspetto complessivo dell’ambiente, il pavimento di piastrelle color nocciola è una costante dell’intero appartamento. Subito a  destra un armadio ripostiglio marrone ricoperto in radica di noce custodisce parte dell’archivio d’agenzia, non è granché ma ce l’ho trovato e uno stipo in più fa sempre comodo. Sulla parete di destra la porta scorrevole della cucina e quella nuova realizzata per entrare  nello studio ricavato tirando su un tramezzo dove prima era collocato il tinello che formava un unico locale cucina di circa 18 mq , su quella di sinistra una pregiata parete attrezzata in legno con porta a scrigno, elemento allo stesso tempo funzionale ed estetico, attraverso la quale si accede alla zona notte, di fronte un lungo soggiorno che sviluppa la sua superficie verso sinistra fino ad incontrare il finestrone a parete che conduce al balcone prospiciente il parco comunale. 

Venite , vi accompagno dall’altra parte della casa , attenzione alla porta a vetri , deve essere costata un occhio della testa al precedente proprietario. Dalla lunga corsia  che state percorrendo potete ammirare sulla sinistra l’elegante bagno di servizio con doccia, schermato da un inserto in vetrocemento che dà luminosità all’ambiente e quello padronale ,ancora più raffinato e rifinito, con finestra e -  udite, udite  - vasca , novità assoluta per l’ultimo arrivato e gradita rentrée dopo undici anni di docce ininterrotte per il resto degli ospiti , tra i due un secondo armadio a muro bianco d’indubbia utilità . Poco più  avanti la policroma ed assordante tana del primogenito, in fondo al corridoio la più tradizionale cameretta che per forza di cose saranno costretti a dividere Roberto e Gabriele .  Sulla destra l’ingresso  della camera da letto che stringe ad elle verso sinistra e finisce sul terzo balcone, il secondo balconcino di servizio , me l’ero dimenticato,  lo troverete oltre la  porta finestra della cucina.

A completare i 130 mq calpestabili della nuova dimora serrande elettriche, condizionatori e un’ampia cantina sita nei locali seminterrati, niente box, costava troppo, di spazio per auto e moto ce n’è in abbondanza sui piazzali e lungo la strada che scorre oltre i vetri delle camere da letto.

Non sarà la reggia di Caserta ma sono molto soddisfatto e almeno questa volta il risultato , ottenuto oltretutto solo grazie alle fatiche di mia moglie ,ha superato di gran lunga ogni mia più rosea aspettativa,adesso occorrerà pagarla ma ,come dice il saggio, per pagare e per morire c’è sempre tempo.