CAPITOLO SESSANTADUE
Second life
17/06/2008
9.59.05
gnuno di noi vorrebbe avere una seconda opportunità , non fosse altro per rimediare agli errori commessi nella
vita precedente , purtroppo però è una fortuna riservata a pochi , le
probabilità sono più o meno quelle di vincere il primo premio alla Lotteria
Italia .
E’ evidente che certi sbagli sono imperdonabili e la
pena prevista è inevitabilmente l’ergastolo . Non se
ne esce e sfido chiunque a dimostrare il contrario ,
per reati tanto abbietti non è certamente sufficiente il ravvedimento del
condannato .
Tempo perso ricorrere in cassazione , così come è inutile dare agli altri quello che si
aspettano da te , il giorno dopo cercheranno altro , me ne convinco ogni giorno di più . A questo
punto , preso atto che il tuo interlocutore vive in
uno stato d’animo di particolare tensione emotiva , irritabilità o inquietudine
, non ti rimarrà che assumere un’espressione idiota e vagamente incerta. La tipica
risposta evasiva a domande sciocche , spesso anche
fastidiose , oppure manifesta volontà di
disimpegno da un ordine camuffato da invito , con il conforto di saggi consigli
e discorsi allusivi .
Il buffo della faccenda è che ,
il più delle volte , tali attenzioni provengano da chi vuole dimostrare nei tuoi
riguardi noncuranza se non , addirittura , aperto disprezzo .
Il tutto è sintomatico e sta ad indicare che chi ti
sta davanti soffre di un complesso fenomeno gastrico ,
accompagnato da cospicue manifestazioni di aerofagia , che provoca il ritorno
nel cavo orale di sia pur minime quantità di materiali indigesti . Tu vorresti
fermarlo , ti rendi conto che , nonostante l’impegno
profuso e l’enfasi logorroica , si
mangia intere frasi pretendendo tuttavia tu capisca al volo ogni suo
intendimento sulla base di un semplice indizio verbale . Poi ti arrendi e lo
lasci fare , la colpa è tua che non sei in grado di
captare i suoi segnali telepatici .
Sarà che , messi da parte i
miei sogni , confondo l’ordine con la geometria e la mia emotività non viene
turbata finché tutto appare nella giusta prospettiva . Vivo insomma un felice
intermezzo della mia vita in cui il cielo è sempre azzurro , il sole splende e
gli uccellini cinguettano , per cui non ho sufficiente sensibilità per capire che al mondo c’è ancora tanta gente
che soffre . Sono la sola persona al mondo che crede in se stesso oltre ogni
ragionevole dubbio. Splendida sensazione, quella di sentirsi unico e
irripetibile ! Volersi bene ,
è solo in questo delirio di autocompiacimento , vissuto tra le tue tiepide
piume , che può schiudersi una nuova vita .
D’altra parte se Vespasiano ,
uno dei massimi imperatori romani , parco e rigoroso , non è diventato celebre
per la costruzione del Colosseo , ma per le latrine
da lui istituite , dette appunto vespasiani , non sarà poi un gran male se il
sottoscritto non sarà ricordato per i suoi , sia pur esigui meriti , ma per quell’inqualificabile
protagonismo , ad appena due passi dall’egoismo .
Allora ? Come ve la passate ?
Qui il viaggio procede senza troppi scossoni , il
convoglio scivola tranquillo sul binario attraversando le stazioni di sempre
dove chi si smarrisce , comunque , prima
o poi ritorna . Il tempo si mantiene instabile , il
respiro dell’aria resta pungente e la bella stagione continua con le sue incertezze
, spesso piove e le notti sono ancora fredde …vabè ,
se non altro non si suda .
Sapete ? Ho riesumato dalla cantina la chitarra
elettrica , se ne stava malinconica a prender polvere in un angolo tra la
libreria stipata di vinile e l’armadio dell’archivio d’agenzia . Francesco , il nuovo maestro di musica del piccolo , ha sostituito le
vecchie corde , ormai irrimediabilmente consunte , con una nuova muta e
l’acquisto di un modesto amplificatore da 10 watt ha completato l’opera . Nonostante
tanti anni senza esercizio ancora me la cavo
discretamente , credevo peggio , correre dietro alle suggestive note di Ripples o The Lamia è sempre emozionante e il dolore ai
polpastrelli mi fa tornare ragazzino .
Nel frattempo Costanza fa bella mostra di sé e la
signora Tiddi se ne prende ogni cura accarezzandola al mattino appena sveglia e salutandola a sera prima di
coricarsi , l’inchino è inoltre d’obbligo anche per tutti gli altri commensali ,
sempre non vogliano saltare la cena . L’ appartamento ,
sempre ordinato e lustro , è una delizia e i balconi che si affacciano sul
parco sono diventati un giardino . Onore
al pollice verde di mia moglie , ingiustamente sottovalutato quando ,
osservando attonito la strage botanica di viale Libia , affermavo senza tema di
smentita che con il suo annaffiatoio al Napalm riusciva a sterminare anche le
piante finte … sarà l’aria pulita della Serpentara .
Intanto un altro amico se n’è andato , è quello che
succede quando si diventa grandi , un uomo che non aveva mai affrettato il
passo stavolta l’ha fatto . L’ ultima , accurata
visita per chiudere in bellezza una vita dedicata ai più piccoli - gli unici davvero innocenti , almeno finché
non crescono - poi l’addio con un solo batter
di ciglia . Serio , coscienzioso e discreto
esattamente come ha sempre vissuto . Una missione la sua ,
niente a che vedere con chi fa le cose a burro e parmigiano , trasposizione
edulcorata della più nota metafora “ a cazzo di cane”
.
Altri tempi , altre stature
, oggi il lavoro è una scoreggia , il suo significato non risiede più nel cuore
o nella testa , ha trovato alloggio nell’intestino tenue e , visto e considerato che , per chi ha meno di trent’anni
, la quiescenza è ormai diventata solo
una chimera , esala molto più in fretta
dal buco del culo .
Esco , ho un po’ da fare ,
ma vi aspetto stasera : tutti davanti al televisore ! E’ l’ultima chance per
17/06/2008
22.45.48
azzo…siamo passati , a ‘sto punto mi sa che
vinciamo pure il titolo europeo …
25/06/2008
15.52.17
’hanno ciulato la macchina nova ….limortacciloro…e no , sono cose che non si fanno...
27/06/2008
0.15.43
otte movimentata , telefonate
anonime e il bronx
di Vigne nuove , poi il ritrovamento , la telefonata al 112 ed eccola qua , disordine
all’interno , qualche danno alla carrozzeria , rottura carter, blocco accensione e relativo nottolino
... poteva andare peggio , ‘notte a tutti .
01/07/2008 11.59
nche quest’anno è arrivato il caldo , quello insopportabile e appiccicoso che ti manda in
ebollizione persino il cervello , prima
o poi doveva succedere . Qualcuno dirà “finalmente” ,
qualcun altro invece osserverà che se , per una volta , si fosse dimenticato di venirci a far visita
non sarebbe poi stato un gran male .
Opinioni naturalmente ,
tutte ugualmente condivisibili , dipende dai bioritmi , dalla vasodilatazione periferica e
dall’assunzione di quantità di carboidrati più o meno esagerata di ciascuno di
noi… certo , anche la possibilità di acquistare un condizionatore può avere la
sua importanza .
Torno adesso dai miei soliti giri
, ultima tappa in via Monte Ruggero , a due passi dal municipio di zona
, è lì che ultimamente ho ritrovato un
mucchio di vecchi amici . Se ne stavano tutti in ordine e ben allineati lungo
gli scaffali della biblioteca comunale , numerati e
divisi per argomento .
Devo ammettere che se qualcuno trent’anni
fa mi avesse pronosticato che Platone , Foscolo o Rousseau sarebbero diventati per me tanto intimi gli avrei
dato del pazzo , eppure è così , evidente che l’età in cui , in genere , si leggono sui banchi di scuola non è quella
giusta .
Quando passo tra quei ripiani colmi di libri la mia
attenzione si ferma su decine di titoli accattivanti ,
mi piacerebbe sfogliarli tutti , ma non si può . Anche la dimensione del
carattere di stampa influenza la scelta , vecchia canzone
questa , ormai ne conoscete il motivo , ma alla fine bisogna preferirne uno su
tutti e difficilmente si tratta di un testo che abbia meno di due secoli .
Sfogliando quelle pagine mi convinco ogni giorno di
più che tutto è già stato scritto e nel miglior modo possibile , insensato quindi sperare che i nuovi autori che si
affacciano di continuo alla ribalta dell’editoria possano fare di meglio . Tutt’al più il loro copia e incolla potrà servire a
scimmiottare chi li ha preceduti , dev’essere
per questo che non riesco mai a leggere un solo libro alla volta .
Probabilmente cerco in quelle pagine nuovi stimoli che
possano rinverdire il paesaggio sonnolento delle
librerie a soggetto e , per la legge dei grandi numeri , è più probabile
trovarne in tre volumi fitti fitti di parole , dimenticati
sul piano di una vecchia biblioteca , che
nell’ultimo best seller in cima a tutte le classifiche di vendita .
Gli aforismi seminati a piene mani sul web , per quanto sinceramente sentiti , non possono certo essere
sufficienti a spegnere la sete d’inchiostro , inevitabile quindi il ricorso a
carrettate di carta stampata da divorare sotto l’ombrellone nella stagione del
dolce far niente .
Il nostro istinto al domani contrasta con la
tendenza a voler ricordare a tutti i costi e non c’è niente di meglio di un
buon libro per aiutare i coglioni che nella vita non
farebbero altro che viaggiare sulla macchina del tempo .
Magari cercano solo di dare un senso logico ai capelli che decolorano , peccato non capiscano che in questo modo trascurano di
vivere il presente . Tuttavia posso comprenderli ,
fra i piccoli piaceri dimenticati che il ritmo incessante della vita
d’oggi ha relegato in un angolo c’è anche l’odore dei vecchi libri e della
colla per rilegarli , tenuto insieme dall’umidità del tempo . Già , i bibliofili
non sono poi così diversi dai cocainomani , con quella
carta si stabilisce un rapporto confidenziale che crea dipendenza con le
fantasie stesse innescate dalla lettura .
E’ persino piacevole ammalarsi d’inverno , ci curiamo con bevande calde , ci raggomitoliamo nel trapuntone come cuccioli e ci coccoliamo
voltando le pagine di quel libro riposto nel comodino tanto tempo prima , tutto questo mentre fuori dalla finestra la
pioggia diventa nevischio .
Adesso però non esaltatevi ,
non lasciatevi ingannare dalla suggestione di una frase , è tempo di canicola e
sudore , bisognerà aspettare ottobre ,
forse addirittura novembre , per tornare a respirare come Dio comanda . Nel
frattempo fate come me , schiaffatevi in poltrona , spegnete
la tivù , spalancate la finestra , accendete l’abatjour e godetevi l’atmosfera
sfogliando quel libro che avreste sempre voluto leggere ma non avete mai avuto nemmeno
il tempo di sballare dal cellophane .
Leggete , leggete molto e
di tutto . “Leggere per vivere” scriveva
Flaubert.
Troppa enfasi ? Vabe’ , tra
emissioni di polizze, telefonate e varie rotture di palle , è arrivata sera e
solo adesso sono riuscito ad arrivare alla fine di questa menata , a ‘sto punto
mi lavo i denti , m’infilo nel lettone , mi sparo il Nabucco in cuffia e , rimosso il segnalibro, finisco l’ultimo capitolo di “ Memorie sulla
campagna del ’48 del re Carlo Alberto” , voi fate un po’ quello che vi pare .
13/07/2008 16.29.34
omenica 13 , dopo tanto ardore , il disco
infuocato del sole ha deciso di prendersi una pausa , cielo coperto , calura opprimente .
Il parco è deserto , fuori solo il canto
ininterrotto delle cicale , non si muove una foglia , l’odore di pioggia è
insistente , presto bagnerà l’erba e punteggerà il mattonato del cortile .
Ieri il mare aveva un luccichio di rame fuso , oggi lo lascio ai villeggianti di luglio e ai pochi
coraggiosi disposti a sciropparsi l’inevitabile coda sulla via del ritorno in
cambio della consueta dose d’afa e acqua
salata . Da sabato 9 agosto ne farò una scorpacciata anch’io
, credo proprio che riuscirò a farne a meno , almeno per oggi .
Cazzo! Verdi è sempre Verdi! Tutti conoscono “Aida”
o “Nabucco” , ma avete mai provato ad ascoltare l’”Attila”
? L’ho scoperta per caso scaricando opere da Emule ,
me ne sono innamorato , note da brividi …ok ,
non c’entra un cazzo col resto , mi auguro tuttavia vorrete perdonarmi
la breve digressione .
Domani ricomincia la
tradizionale corsa all’incasso dei premi
prima della pausa estiva . Premi prima ,
davvero disarmonico , bhò provateci un po’ voi ad
esprimere lo stesso concetto con altre parole , io non c‘ho proprio voglia , fa
troppo caldo…
Sarà caccia al cliente prima che se la squagli per
le ferie , il tachimetro salirà vertiginosamente e i
pneumatici si scioglieranno lasciando brandelli di gomma lungo la tangenziale e
le vie del centro . Non c’è problema , l’Honda conosce
ormai ogni buca e strada di Roma e saprà come recuperare i chilometri percorsi
e rigenerare i copertoni deteriorati dal caldo e dall’asfalto … d’altra parte sa
bene che sul sottoscritto non potrà mai contare , è già un miracolo che mi
fermi a riempirgli il serbatoio ogni tanto .
Previsioni centrate , scende una pioggia
sottile e si è alzato un vento tiepido , le cicale ora tacciono , non servirà a
molto , domattina il sole tornerà a liquefare bitume e cervelli , intanto però
me la godo alla grande insieme a questa mia nuova , meravigliosa vita . Mi
manca il cacio , questo è vero , in compenso ancora
qualche settimana di dieta e avrò una
silhouette da velina. Devo confessarvi che , al
contrario dei girasoli , io non cerco mai la luce del sole , ma è proprio per
questo che so apprezzarne il calore quando decide di venirmi a trovare .
Per evitare ogni tentazione
di sogno basta abbassare lo sguardo , e agli esperti
del cuore e dell’anima , che hanno la pretesa d’ ingabbiare le nostre emozioni
nell’arido cliché di una categoria , mi permetto d’ obiettare che siamo
creature uniche e irripetibili , ognuno col suo mare , i suoi tramonti e le sue
solitudini , per cui datemi retta , fatela finita , tutto quello che potrete
fare , quando vi ostinerete a volerci leggerci dentro per forza , è tirare ad indovinare .
20/07/2008
14.27.19
inalmente ieri pomeriggio ho trovato la voglia e il
tempo per riportare in superficie i miei adorati libri , sia pur risentiti e indubbiamente provati da
due anni di forzato esilio nelle segrete del palazzo mi sono sembrati ancora in
ottima forma . Non un granello di polvere , pagine
asciutte , colori brillanti e inalterati .
Prima , naturalmente , ho dovuto fargli spazio tra i ripiani della
libreria , assediati fino a quel momento da incartamenti , circolari e stampati
di polizza ormai superati da edizioni più recenti . ‘Fanculo
! Ho buttato via tutto ! Prima o poi dovevo pur farla
un po’ di pulizia .
Ad aiutarmi il piccolo , entusiasta
della gita in cantina e , allo stesso tempo , impaurito all’idea che potessi svignarmela di
soppiatto lasciandolo tutto solo in quel sotterraneo . Preoccupazione inutile
per chi , come lui , può agevolmente salire
svolazzando una rampa di scale con il sottoscritto ansimante alle calcagna
.
La spedizione di soccorso è stata comunque un autentico
successo , recuperato anche il piano elettrico che fa ora
bella mostra di sé addossato alla parete dello studio . Poco professionale ? Dite ? Può essere … ma sai che
me ne fotte …
Resta il rammarico per non aver potuto far niente
per la collezione di Tex e i vecchi album in vinile , per
loro un triste destino , temo non riuscirò mai più a riscattarli dal buio di quel
sottoscala . Davvero un drappello troppo numeroso .
Pazienza .
Piccolo inconveniente prima di chiudere il
pomeriggio , la
chiave non apre più la serratura inferiore
del portoncino blindato , forse i
capricci di un ingranaggio , la ruota
dentata o magari un perno fuori sede ,
chi può dirlo ? Niente paura , nonostante i chili di
troppo resto ancora abbastanza agile per balzare sul balcone di cucina da
quello del vicino , entrare dentro casa
e aprire così la porta dall’interno .
In serata il tempo per una
pizza con gli amici e una mezzora da dedicare alla festa di quartiere
organizzata al nuovo parco della Serpentara
nell’ambito dell’ estate romana .
In questa calda domenica di luglio festa di
compleanno sottotono per Gabriele , a festeggiarlo
solo mamma e papà , Ale è al lavoro e Roby in Tunisia
. Al mattino una rapida visita da zio Paolo per un saluto ed un caffè , poi un salto al centro commerciale per curiosare tra le
vetrine allestite per i saldi di
fine stagione . Dopo pranzo torta di
rito , un po’ di tv e lezione di chitarra col maestro
Francesco e la sua mania per il solfeggio .
Il cucciolo mi somiglia ogni giorno di più , povero figlio , come me preferisce giocare tra i
pali e ha chiesto in regalo i guanti da
portiere , come me ci vede sempre meno , costringendomi dopo appena sette mesi
a tornare dall’ottico per sostituire gli occhiali , come me disegna , scrive , canta e suona a
orecchio. Ha le mie stesse manifestazioni istintive , precorritrici di fervore irrequieto
, speriamo gli passi presto .
Ancora qualche settimana ,
poi le sospirate ferie . Per conto mio ne farei volentieri a meno e me ne
resterei in città a godermi le strade deserte e l’aria condizionata , ma non si può , è giusto portare la famigliola al mare .
Vorrà dire che mi riprenderò dallo stress quando , a
fine agosto , riprenderò il lavoro .
Una novità c’è , dopo più
di mezzo secolo non metterò piede in Abruzzo , era proprio ora di cambiare aria
. E che cazzo ! In quello sputo di paese ci arrivai
lattante , prima ancora di aver compiuto il primo anno
di vita . Al principio una tetta d ciucciare e una cuffietta per ripararmi dal
sole , più avanti , armato di pennarelli e abbracciato
al mio album di disegno, a girare in tondo con amici e parenti , quindi adolescente , a caccia di svago e tope , infine , padre e marito , in cerca di radici ,
nostalgie e dolce far niente . Fino a ieri , allo specchio di quella
camera da letto affacciata sulla valle di Nerfa , ero ancora io , lunghi capelli neri sciolti
sulle spalle e almeno tre taglie in meno
, oggi è finalmente arrivato il momento di crescere … appesantiti e con lo
stomaco sporgente , si viaggia più comodi a bordo di un aeroplano che a piedi ,
tra rovi , sentieri e disagevoli mulattiere .
Restano sullo sfondo figure note ,
l’ atmosfera pervasa dalla misteriosa presenza delle generazioni passate , ma
nemmeno un pizzico di nostalgia , a quest’ora poi … vi sono momenti in cui quel
postaccio sembra deserto , non si vede anima viva , non s’ode una voce , un
rumore , come se l’intera popolazione fosse stata deportata . Poi , come per magia , l’indiscussa autorità del paese ,
circondata da pie donne in gramaglie , genuflesse e col velo in capo , chiama a
raccolta i dispersi con l’Ave Maria di Schubert . Sono appena suonate le sei
del pomeriggio , non ti resta che aspirare il profumo
dell’incenso , mentre i canti restano
nell’aria , monotoni e lenti , per poi propagarsi , con la solennità delle
cadenze liturgiche , nel crepuscolo di un tardo pomeriggio d’ agosto .
Due palle cosmiche ! Mi
chiedo che cazzo c’abbia mai trovato in tanti anni di penitenza … se penso alla
tristezza che mi scendeva nell’animo man mano che le case si allontanavano
quando , alla fine della villeggiatura , facevo
ritorno in città , mi scompiscio dal ridere e non riesco più a smettere.
La fonte della nostra insoddisfazione sta proprio nei
reiterati tentativi di spostare in alto il fattore delle nostre aspirazioni . La stella polare non dovrebbe essere rappresentata da
immagini della fantasia ma da concetti chiari e pensati .
In genere accade invece il contrario . Ecco allora che
sali su una zattera alla deriva che ti permette di viaggiare da fermo e fermo
resti . Come se sentire l’erba ancora fresca di
rugiada o seguire la luce di un tramonto che si attenua fino a lasciare il
posto all’ombra della sera possa bastare a toglierti ogni voglia di cercare posti
mai visti e inseguire nuove esperienze .
Sempre stato pigro , per
scuotermi da tanto torpore era necessario mettermi di fronte al fatto
compiuto , è per questo che sorseggio
lentamente una bibita in questa giornata
scelta a caso , e vi parlo della curiosa sensazione che provo sorridendo delle
carte bollate e dell’antico magone legato alla memoria di quelle quattro mura ,
finalmente consapevole che la ricchezza di un uomo non si misura in metri
quadrati più doppi servizi .
E’ come quando trangugi d’un fiato un liquore ad
alta gradazione alcolica
, senti mordere palato e viscere , resti a bocca aperta , premi
il ventre con le mani battendo i piedi sul pavimento , ma finalmente qualcosa
ti scuote e ne sei davvero fuori .
Non so se ci rivedremo prima delle ferie , nel caso non accadesse , auguro a tutti voi fin d’ora di
trascorrere delle splendide vacanze .
07/08/2008
16.21.46
ene , tornato Roby dal
viaggio in Tunisia e recuperato Ale all’aeroporto di
Ciampino di ritorno da Barcellona , anche per i rimanenti tre quinti della
famiglia è arrivato il momento delle tanto agognate ferie . Sabato mattina , alle sette precise , cascasse il mondo , metto in moto !
Chi c’è c’è ! È l’ora in cui la notte si va
tramutando in giorno , l’aria è ancora fresca , la luce quella giusta , l’ideale
per mettersi in viaggio , godersi il paesaggio e risparmiare incazzature , code
e aria condizionata .
Chissà perché , per molti ,
me compreso , le ferie estive rappresentano una sorta di spartiacque tra il
vecchio e il nuovo ? Nemmeno le festività di fine anno riescono a rendere così
ben definita tale sensazione . Saranno i preparativi
per la partenza … valigie piene di magliette , costumi
da bagno e aspettative , libri da leggere tutti d’un fiato , testi scolastici
da portare a spasso tanto per fargli cambiare aria , scarpe , borsoni e buste di cellophane
accatastate accanto alla parete dell’ingresso , nemmeno fossimo alle soglie
dell’ennesimo trasloco .
Per alcuni è un insolito bisogno di correre , agire , di dare sfogo a forze nuove , sbucate poi da
chissà dove , per altri solo l’ occasione di riposare , o , tutt’al più , di
portare a termine le imprese incominciate e rimaste a metà , dopo i consueti , primi facili
entusiasmi .
Cambia il panorama , l’estate
divampa allegramente , lungo la strada squarci d’ombra e di luce , l’asfalto e
il cemento delle città lasciano spazio a giardini , boschetti , acque
cristalline e rivelano in noi una crescente inclinazione al favoloso . Il ritmo
della vita rallenta ,
tutto si smorza e i gesti si fanno più lenti , è l’indiscutibile sintomo di un
rilassamento della vita interiore che , sappiamo , non durerà a lungo. Dopo un inizio febbrile , infatti , il pensiero tornerà a sviarsi in un ‘
infinità di ricerche laterali e
l’entusiasmo si spegnerà , consumato nell’indugio d’una troppo amorosa
preparazione. Nel frattempo però obbediremo all’ impulso
di vedere attorno a noi volti felici e all’intimo piacere di circondarci di
amici occasionali e buona compagnia .
Ad edulcorare il tutto la scenografia di una natura elegiaca , il soffiare del vento tra gli scogli , il levarsi e il
dileguare delle nebbie nelle campagne , i riflessi del sole nei pomeriggi
estivi , le aurore e i tramonti sul mare increspato dalle onde , tutti spettacoli
, per noi “cittadini“, davvero inconsueti .
Dopo un lungo inverno e una primavera così piovosa
ci voleva proprio un po’ di sole , mi auguro solo non
voglia strafare , in tal caso potrei anche incazzarmi e chiedere a Papi di
farlo collassare trasformandolo così , prima del tempo , in un’insignificante nana
bianca. Cinque miliardi di anni , giorno più , giorno
meno , dovrebbe bruciare ancora , non
credo gli convenga farmi arrabbiare .
E’ stato un anno importante ,
ritrovata la serenità è tornato il buon umore e parto tranquillo , gli ultimi
mesi sono stati prodighi di riconoscimenti e soddisfazioni , qualche
inevitabile incomprensione non potrà certamente inficiarne i prodigiosi effetti
benefici , nè guastarmi le villeggiatura . Chi versa lacrime sul buon tempo antico la smetta
, le stagioni mutano e si rimpiangono sempre le precedenti continuando
imperterriti a brontolare , niente di strano , l’incontentabilità è tipica
della natura umana .
E’ l’ora dei saluti , restare
lontani dal monitor per qualche giorno farà bene anche a voi , coraggio , state
su ! Domani cominceranno le Olimpiadi cinesi , capisco
, l’alternativa non è delle migliori , ma dovrete accontentarvi , non sempre si
può avere il meglio … ci vediamo presto .