Marco Tiddi
viale Libia 189
00199
Roma
Telefono 06/8602452-
349 1820286
Email :m.tiddi@tiscali.it
22/1/2004
Spett.le
Il Tempo
"Caro Direttore"
Sede
La principale
differenza tra assicurazioni ed istituti di credito è che mentre i primi li puoi mandare a quel paese rivolgendoti
alla concorrenza , evitando così soprusi ed arbitri, per i secondi questa
strada non è percorribile, o lo è soltanto dopo aver subito il danno, in quanto ti succhiano direttamente dal
conto , senza chiedere il permesso a nessuno,
quanto , a loro dire, gli
sarebbe dovuto.
L’arroganza delle
banche è arrivata ormai a livelli
inammissibili, la tanto decantata globalizzazione che avrebbe dovuto favorire
la concorrenza ha invece creato un mostruoso monopolio di pochi gruppi, per lo
più stranieri, che fanno il bello e
cattivo tempo strangolando il mercato. Lo stesso si è d’altronde verificato nel mondo assicurativo dove per
risparmiare qualcosa sei costretto a rivolgerti a compagnie telefoniche o
peggio che incassano il premio e si dimenticano di te che, forse, sei assicurato ma devi stare molto attento a
botole e trabocchetti che potrebbero rendere inoperante la garanzia .
Rivelatore di questa tendenza a fotterti quanto è capitato al sottoscritto che versato sul proprio conto corrente gestito dalla Banca Popolare di Novara un assegno circolare –che il codice civile sancisce come titolo di credito emesso da un istituto di credito per somme che siano presso di esso disponibili al momento dell’emissione , titolo che contiene la promessa incondizionata di pagare a vista una somma determinata – si è visto accreditare la somma dopo 6 giorni dall’operazione ed avendo incautamente prelevato un certo importo cinque giorni dopo si è visto prelevare dal conto , comunque a credito, €.145,02 per un giorno di sconfino valutario arbitrariamente disposto dall’istituto di credito.
Questa è
l’Italia del ventunesimo secolo , sembra incredibile come possano essere
rimpianti i paludosi anni della prima Repubblica.
Cordialmente.
(Marco Tiddi)
Pubblicata in data 24/1/2004 sul quotidiano "il Tempo" ,
nella rubrica Lettere al Direttore-